Moussechocolat ha ben illustrato almeno un caso in cui personaggi di primo piano nella vita del Paese si ritrovano “misteriosamente” associati a mezze calzette locali. Non è l’unico e probabilmente nemmeno il più importante, ma serve a dimostrare come, in Valle d’Aosta persino più che altrove, la politica sia ormai composta da meri figuranti, il cui solo compito è quello di mantenere tranquillo il popolo, mentre altri lo spennano a dovere. A nessuno verrebbe infatti in mente che, in elezioni libere e con un’informazione completa, possano essere eletti personaggi che fanno apparire Cetto La Qualunque una figura di sopraffina eleganza. A farla breve: la democrazia, lungi dall’essere il destino universale dell’umanità, è finita, se mai è esistita veramente. Detto questo, esiste un limite, estetico prima che etico, che vorremmo non fosse superato. Preghiera allora ai poteri forti: prendetevi tutto, ma con stile. Aumentateci i pedaggi, accaparratevi le nostre acque, distruggete il nostro territorio, avvelenateci con i vostri fumi, lucrate sulle nostre malattie, sequestrate le nostre pensioni, obbligateci per vivere alla prostituzione. Rubatevi, insomma, il nostro futuro. Ma toglieteci dai piedi i Turi e i Marguerettaz, via i Perron e i La Torre, via le Zublena e le Rini, via… via tutti! Un fiduciario solo, come lo sapete, basta e avanza: costa caro, ma rende molto. Anche quello, però, lo preferiremmo di ultima generazione e alfabetizzato. E’ chiedere troppo?
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