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Preghiera ai Poteri forti

Creato il 22 gennaio 2011 da Patuasia


Moussechocolat ha ben illustrato almeno un caso in cui personaggi di primo piano nella vita del Paese si ritrovano “misteriosamente” associati a mezze calzette locali. Non è l’unico e probabilmente nemmeno il più importante, ma serve a dimostrare come, in Valle d’Aosta persino più che altrove, la politica sia ormai composta da meri figuranti, il cui solo compito è quello di mantenere tranquillo il popolo, mentre altri lo spennano a dovere. A nessuno verrebbe infatti in mente che, in elezioni libere e con un’informazione completa, possano essere eletti personaggi che fanno apparire Cetto La Qualunque una figura di sopraffina eleganza. A farla breve: la democrazia, lungi dall’essere il destino universale dell’umanità, è finita, se mai è esistita veramente. Detto questo, esiste un limite, estetico prima che etico, che vorremmo non fosse superato. Preghiera allora ai poteri forti: prendetevi tutto, ma con stile. Aumentateci i pedaggi, accaparratevi le nostre acque, distruggete il nostro territorio, avvelenateci con i vostri fumi, lucrate sulle nostre malattie, sequestrate le nostre pensioni, obbligateci per vivere alla prostituzione. Rubatevi, insomma, il nostro futuro. Ma toglieteci dai piedi i Turi e i Marguerettaz, via i Perron e i La Torre, via le Zublena e le Rini, via… via tutti! Un fiduciario solo, come lo sapete, basta e avanza: costa caro, ma rende molto. Anche quello, però, lo preferiremmo di ultima generazione e alfabetizzato. E’ chiedere troppo?

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