Mariana Marin
Difficile raccontare cosa accadesse
in ogni sua cellula, il fazzoletto chiuso nell’occhio
cieco del polsino. Mancava il desiderio ma non la forza,
né il rimorso. Tornava la parola, sulla carta, tornava
a incidere il muro e la legge, schiudeva l’incendio
delle città d’Europa, raccoglieva il volo tra l’erba e le lame.
Poi contare di nuovo i giorni, contarli da capo, ritrovarne
il battito e chiamarlo incontro, urto della preghiera.
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