"I bambini inibiti sono assai più spesso privi di espressione e appaiono molto tranquilli rispetto ai bambini non inibiti. Inoltre, sorridono e ridono molto di meno. Questo è un bene e un male allo stesso tempo. E' un bene per i timidi non sorridere tanto, perché il sorriso attira l'attenzione degli altri e, come si sa, l'attenzione degli altri provoca molto imbarazzo ai timidi. Inoltre, il sorriso è un chiaro segnale di disponibilità all'avvio di un'interazione. Sorridendo poco, i timidi si proteggono da intrusioni poco gradite da parte di estranei. L'altra faccia della medaglia è che se si limitano al massimo le interazioni sociali con persone che non si conoscono, si hanno anche poche possibilità di capire che solo molto raramente gli esseri umani sono pericolosi e che quasi mai meritano tutta la paura che provocano al primo incontro".
Da "La timidezza" di Giovanna Axia
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