Prego, cantate pure le vostre filastrocche

Creato il 19 aprile 2012 da Lucas

«Un tempo non esistevano menti,significati, errori, funzioni, ragioni e vita. Ora tutte queste cosemagnifiche esistono. Deve essere possibile raccontare la storia dicome hanno tutte finito per esistere e la storia deve portare, permezzo di aggiunte sottili, da elementi manifestamente privi delleproprietà meravigliose a elementi che ne sono manifestamente dotati.Dovranno esistere istmi di elementi intermedi ambigui, controversi osemplicemente inclassificabili. Tutte queste magnifiche proprietàdevono essere comparse progressivamente, per gradi che sono a stentodistinguibili persino in retrospettiva».DanielC. Dennett, L'idea pericolosa di Darwin,Bollati Boringhieri, 1997 (pag. 251 traduzione di SimonettaFrediani).
Fannoveramente tristezza i redattori culturali di Avvenirequando si occupano di temi di vaga natura bioetica. Fanno tristezzaperché li vedi a darsi di gomito e dirsi: «Vai tranquillo, noiumani siamo le creature predilette di Dio, mica i babbuini; haivoglia ai babbuini a insegnare a leggere, non ci riusciranno mai acapire quello che dicono. Dio ci assomiglia, parla più lingue delpapa e sa tutte le parole del mondo. Non penserai mica che Diocomunichi con le scimmie, vero?». Ma guarda un po' che culo, eh? C'ècaso che, dopo tale notizia, siano andati al bar a bere un cappuccinotiepido gongolanti della differenza che ci salva: nessuno potrà maiparlare con Dio, tranne noi, vuoi mettere? Tutto il “creato” èstato fatto a misura d'uomo, l'unico essere vivente degno dicomunicare con Dio.Mi vengonoin mente queste cose dopo la lettura di un articolo a firma diGiuseppe O. Longo, dal titolo «Una scimmia non fa lettura»ove viene data notizia di un esperimento condotto da psicologicognitivi francesi sulle capacità di lettura di alcuni babbuini.Siccomei nostri “cugini” hanno imparato a mente in poco tempo un belnumero di parole, la notizia è rimbalzata nelle agenzie di stampa,come sempre accade di fronte a tali temi. Le scimmie hanno imparato a direparole, sì, ma non a capirne il significato –  e da qui deriva ilsollievo del redattore culturale di Avvenire. Scrive Longo:
«Ineffetti i babbuini non capiscono ciò che “leggono”: dalriconoscimento dei simboli alla semantica, cioè alla comprensionedel significato, il passo è enorme. Già nel 1980 il filosofoamericano John Searle aveva proposto un esperimento concettuale,detto “della stanza cinese”, per sostenere la tesi che lacapacità sintattica, cioè la capacità di riconoscere e manipolaresimboli, non è sufficiente per la loro comprensione (semantica).»
Nonsono uno studioso della materia, quindi non saprei dire se taleesperimento concettuale sia stato confutato o meno. Mi ricordo però– in uno dei libri che hanno cambiato radicalmente la miaforma-mentis (sempre che ne abbia una, claro) – che Dennett criticasovente le idee di Searle a proposito della concezione della mente.In estrema sintesi, come scrive lo stesso Dennett: «Searle sostienefermamente che la mente umana è dotata di intenzionalità“originaria”, una proprietà che in linea di principio non si puòraggiungere con alcun processo di ricerca e sviluppo che costruiscaalgoritmi sempre migliori. È un'espressione di fede, pura esemplice, le fede nei ganci appesi al cielo: la mente è una fonteoriginaria e inesplicabile di progetto, non il risultato di unprogetto» (D.C. Dennett, ibidem,pag. 507).Èchiaro quindi perché la redazione culturale di Avvenire saluti congioia il fallimento dei tentativi scientifici di far parlare lescimmie. Non potendo confutare il darwinismo e la deriva deicontinenti, si aggrappano a questi piccoli respingimenti del nemico,che assomigliano tanto a quelli delle povere tribù indiane che respinsero i primi conquistadores.
«Quindiandiamoci piano: i babbuini a qualche livello sanno riconoscere isimboli, cioè le combinazioni di lettere, ma di qui a dire che sanno“leggere” ne corre.»
Lescimmie non riusciranno mai a capire ciò che leggono, ma nonimporta: tra pochi anni, invece delle scimmie, ci saranno degliautomi a leggere e a capire quel che leggono, e non solo. Quando cisarà un'intelligenza artificiale che leggerà al posto nostro ecapirà quello che legge*, che si metterà persino a recitare i Salmiall'alba e le Lamentazioni alla sera, come potranno parare il colpo icreazionisti? Diranno che le macchine sono creature divine di secondagenerazione, in quanto create dai figli di Dio? Potrei avere un cacciavite?
*Credoche siamo a buon punto, vero?
P.S.Il titolo del post è un po' criptico. Occorre vedere il video segnalato a partire da 4'30'' fino a 4'50''.

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