Sono uniche le emozioni che la Notte degli Oscar regala. Anche quest’anno ho seguito l’evento in diretta con voi, cari lettori, e insieme ai miei amici e colleghi con i quali il dibattito sui Premi assegnati al Dolby Theatre di Los Angeles è ancora aperto, com’è giusto che sia! Ma abbiamo delle certezze: il Miglior Film è “Spotlight”, mentre Leonardo DiCaprio corona il suo sogno e conquista la statuetta come Miglior Attore protagonista per “The Revenant”, film con il quale Alejandro González Iñárritu fa doppietta e vince per il secondo anno consecutivo l’Oscar per la Miglior Regia . Tra gli attori, Oscar anche a Brie Larson, Alicia Vikander e Mark Rylance. E, naturalmente, c’è la grande gioia della vittoria di Ennio Morricone.
Partiamo proprio dal Best Picture: “Spotlight” di Tom McCarthy (qui la recensione) porta a casa il premio più importante e con merito, perché è un’opera dalla struttura perfetta, dal cast eccezionale e come poche ormai se ne vedono. E affronta un tema doloroso, come quello degli abusi su minori nella Chiesa cattolica, con sicurezza e con i giusti toni narrativi. Personalmente avevo previsto la vittoria di “Spotlight” che, naturalmente, vince anche l’Oscar per la Miglior Sceneggiatura originale di Josh Singer e dello stesso McCarthy.
Non avevo dubbi perché i due film favoriti della vigilia, ovvero “Mad Max: Fury Road” (qui la recensione) e “The Revenant” restano ottimi film ma non esenti da qualche difetto che non permettono di aggiudicarsi certe categorie. Il film di George Miller è uno dei film d’azione migliori degli ultimi anni, con una parte tecnica straordinaria e un ritmo eccezionale ma ha nella sceneggiatura il punto debole, dato che non va mai oltre uno storyboard ben definito sì, ma troppo schematico, senza una grande struttura narrativa complessiva e poca introspezione dei personaggi. Ad ogni modo, anche se l’Academy ha dimenticato di candidare una straordinaria Charlize Theron/Furiosa, “Mad Max: Fury Road” conquista 6 Oscar per Migliori Costumi, Montaggio, Montaggio Sonoro, Sonoro, Scenografia e Trucco & acconciature. Credo abbia ottenuto davvero il massimo.
“The Revenant” ottiene ‘solo’ tre Oscar rispetto alle 12 Candidature, ma tutte pesanti: Miglior Attore protagonista, Miglior Regia e Miglior Fotografia.
Leonardo DiCaprio finalmente ce l’ha fatta! Alla quinta nomination batte le resistenze dell’Academy, i meme che su internet girano da anni (e con le quali tutti ci divertiamo spesso!) e la ‘maledizione’ da Oscar che sembrava inesorabile, sebbene il buon Leo abbia appena 41 anni ma già 20 di carriera alle spalle. Quella nel ruolo di Hugh Glass non è la sua miglior interpretazione di sempre, dato che avrebbe già meritato la vittoria almeno per “The Aviator” (2004), “Revolutionary Road” (non candidato, 2008), “The Wolf Of Wall Street” (2013) e altre ne potrei aggiungere ma… meglio tardi che mai. In effetti, in “The Revenant” DiCaprio aggiunge un tassello alla sua galleria, con una prestazione che privilegia l’interpretazione attraverso il fisico e il volto, scavato dalla sofferenza, di Glass.
Alejandro González Iñárritu fa addirittura doppietta e per il regista messicano è un riconoscimento straordinario. Io ero rimasto conquistato dalla sua tecnica e visione d’insieme in “Birdman” (2014), il film che trionfò agli Oscar 2015: capolavoro. In “The Revenant” vi sono intuizioni di regia e particolari notevoli (oltre una prima mezz’ora da antologia) ma non mi ha impressionato come in precedenza. L’Oscar 2016 è però meritato sia per merito oggettivi che anche per la capacità di aver saputo coordinare un lavoro incredibile per un film dallo sforzo produttivo esagerato.
Per Emmanuel Lubezki, l’Oscar alla Fotografia è addirittura la tripletta consecutiva dopo “Gravity” (2013) e “Birdman” (2014). E anche qui, solo applausi per un fenomeno del Cinema contemporaneo.
A completare il quadro degli attori da Oscar, ecco Brie Larson, Miglior Attrice protagonista per “Room”, Alicia Vikander, Miglior Attrice non protagonista per “The Danish Girl”, e Mark Rylance, Miglior Attore non protagonista per “Bridge Of Spies”. Che aggiungere? Direi tre Oscar perfetti. Brie merita ogni riconoscimento per la sua prova in “Room”, accanto al piccolo Jacob Tremblay: il film rivelazione dell’Awards Season che dal 3 Marzo arriverà anche nelle sale italiane.
Certo, ho un pizzico di delusione per Jennifer Lawrence, che dopo il Golden Globe vinto manca la doppietta ma la sua prova in “Joy” resta comunque straordinaria e Jen, che ha illuminato il red carpet e l’after party con i suoi abiti e il suo fascino, avrà presto altre occasioni per vincere il suo secondo Oscar. La vittoria di Alicia Vikander è più che giusta per la sua interpretazione sublime in “The Danish Girl”, dove si completa con Eddie Redmayne e incanta con la sua grazia. Inoltre, come avevo già sottolineato nel post di fine 2015, la Vikander è l’attrice rivelazione dell’anno scorso, con tre film da protagonista, quali appunto quello diretto da Tom Hooper ma anche “The Man from U.N.C.L.E.” di Guy Ritchie e “Ex_Machina” di Alex Garland, opera che peraltro ha vinto l’Oscar per gli Effetti visivi con pieno merito, soprattutto per il lavoro fatto con il sensuale e intelligente robot Ava, reso magnificamente da Alicia.
Infine, applausi anche per Mark Rylance, che dopo una carriera in teatro ottiene il riconoscimento più importante al cinema con il ruolo della spia sovietica Rudolf Abel nel bellissimo film diretto da Steven Spielberg. I duetti tra Rylance e Tom Hanks sono tra i più belli visti negli ultimi anni.
Grandissima Gioia (e non potrebbe essere altrimenti!) per l’Oscar al Miglior film d’animazione per “Inside Out”, il capolavoro di casa Disney/Pixar (qui la recensione) che ha commosso e emozionato il pubblico; tra gli altri Premi, annunciato e meritato quello di Miglior Film straniero per “Son of Saul” di László Nemes, mentre il bellissimo “The Big Short” di Adam McKay conquista l’Oscar per la Miglior Sceneggiatura non originale. Un riconoscimento di rilievo per un film importante e che va valorizzato, per l’importanza del tema trattato insieme ad alcune trovate narrative geniali.
L’Oscar per la Miglior Canzone originale è andato a James Napes e Sam Smith per “Writing’s on the Wall” da “SPECTRE”, ma, in tema di musica, ecco la soddisfazione più grande per l’Italia: il Premio Oscar per la Miglior Colonna Sonora a Ennio Morricone per “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. Alla sesta Nomination, il Maestro vince il primo Oscar per una singola colonna sonora, ed è la sua seconda statuetta dopo il Premio alla carriera del 2007. Doppietta del 2016 dopo il Golden Globe di quest’anno (il terzo complessivo) ed è la dimostrazione di come il talento immenso di Ennio vada oltre i confini! A 86 anni capace di rinnovare sé stesso, un esempio per tutti i giovani compositori. Grazie Ennio, essere cresciuto con la tua musica è stato un privilegio! Continua a stupire tutti noi.
Nel ricordarvi che sulla Pagina Facebook del Blog potrete trovare le più belle immagini del red carpet, nei prossimi giorni arriveranno anche tantissime altre foto inedite della Notte degli Oscar, e in attesa della prossima edizione!
88th Academy Awards, 2016 Winners’ List
Miglior Film:
“Spotlight”
Miglior Attore Protagonista:
Leonardo DiCaprio per “The Revenant”
Miglior Attrice Protagonista:
Brie Larson per “Room”
Miglior Attore non Protagonista:
Mark Rylance per “Bridge Of Spies”
Miglior Attrice non Protagonista:
Alicia Vikander per “The Danish Girl”
Miglior Sceneggiatura Originale:
Tom McCarthy e Josh Singer per “Spotlight”
Miglior Sceneggiatura non Originale:
Adam McKay e Charles Randolph per “The Big Short”
Miglior Regia:
Alejandro González Iñárritu per “The Revenant”
Miglior Film d’animazione:
“Inside Out”
Miglior Montaggio:
Margaret Sixel per “Mad Max: Fury Road”
Miglior Fotografia:
Emmanuel Lubezki per “The Revenant”
Migliori Effetti Visivi
“Ex_Machina”
Miglior Scenografia:
Colin Gibson e Lisa Thompson per “Mad Max: Fury Road”
Miglior Trucco e acconciature:
“Mad Max: Fury Road”
Migliori Costumi:
Jenny Beavan per “Mad Max: Fury Road”
Miglior Sonoro:
“Mad Max: Fury Road”
Miglior Montaggio Sonoro:
“Mad Max: Fury Road”
Miglior Film Straniero:
“Son of Saul”
Miglior Colonna Sonora:
Ennio Morricone per “The Hateful Eight”
Miglior Canzone Originale:
“Writing’s on the Wall” di Sam Smith e James Napes da “SPECTRE”
Miglior Documentario:
“Amy”
Miglior Documentario/Cortometraggio:
“A Girl in the River: The Price of Forgiveness”
Miglior Cortometraggio:
“Stutterer”
Miglior Cortometraggio animato:
“Bear Story”
Fonte: oscar.go.com
Giuseppe Causarano
@Causarano88Ibla