Una terza ragione di questi improvvisi riflettori puntati sull’operaio Cafaggini potrebbe essere suggerita dal fatto che lui lavora da oltre 30 anni alla Nuova Pignone di Firenze. Una fabbrica che racchiude una storia gloriosa di lotte e di accordi, oggi in mano ad una multinazionale, la General Electric. Quindi non è vero che le multinazionali, per colpa della feroce globalizzazione, devono, per restare in Italia, chiedere agli operai di firmare accordi capestro, di ingoiare ultimatum umilianti. Qui alla Nuova Pignone addirittura si premiano gli operai che mettono il loro sapere, come spesso succede, al servizio dell’impresa, suggerendo modifiche preziose all’organizzazione del lavoro (nel suo caso il reparto dei compressori a centrifuga e turbine a vapore).
In questa stessa fabbrica, racconta Claudio Giardi, un altro delegato Fiom, è stato firmato un accordo che comprende crescenti miglioramenti salariali collegati alla produttività, nonché l’adozione di diciassette turni. Mentre da poco tempo sono state rinnovate le rappresentanze sindacali con 21 delegati su 33 assegnati alla Fiom. Nessuno ha chiesto di seppellire l’accordo in materia varato nel luglio del 1993. Qui la Fiat e Sacconi non fanno da apripista. Ha dichiarato l’operaio premiato: ''Con il muro contro muro si arriva da poche parti, e se le persone si mettono intorno a un tavolo prima o poi un compromesso si trova''. Ha imparato questo dall’esperienza fatta come delegato negli anni pesanti del passaggio agli americani.
Una vicenda che potrebbe insegnare qualcosa a Marchionne. Sul valore del capitale umano, sul valore del consenso, sulla pericolosità degli ultimatum. Potrebbe anche suggerire qualcosa alla Fiom? Nel racconto del delegato Claudio Giardi si intuisce una preferenza per la minoranza Fiom collegata alla Camusso. Nella drammatica vicenda Fiat, c’è stato l’odio anti-Cgil di Sacconi e la non trattativa voluta da Marchionne. Però la Fiom ha registrato qualche incoerenza, magari attraverso le “sparate” di Giorgio Cremaschi. Insomma sono voci operaie che suggeriscono non facili cedimenti, bensì maturità e serietà perché ''con il muro contro muro si arriva da poche parti…”. La domanda rimane quella di sempre: sarebbe stato possibile aggirare quel muro Fiat?
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Del commediare di femmine e d’Arte – La fune dell’amore
La Commedia dell’Arte. C’era lei, prima ancora del primato del regista e del testo, quando l’attore era il mestiere del commediare. Leggere il seguito
Il 27 giugno 2015 da Met Sambiase
CULTURA, SOCIETÀ, TALENTI -
Ad un passo dalla guerra – scenari di guerra nei cieli di Ustica
I-Tigi siamo noi, ogni volta che siamo in volo – racconta Marco Paolini nel suo monologodedicato alla tragedia del volo Bologna Palermo, Ustica. La storia del... Leggere il seguito
Il 27 giugno 2015 da Funicelli
SOCIETÀ -
Cinema, sei capolavori restaurati di Yasujiro Ozu al Nuovo Sacher di Moretti
E’ in corso a Milano, nei cinema Anteo e Apollo fino al 22 luglio, e arriverà presto a Roma, al cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti, e in altre città, Torino,... Leggere il seguito
Il 27 giugno 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Convegno nazionale a Caltagirone sul superamento degli OPG. La REMS di Santo...
Si è svolto a Caltagirone, giovedì 25 giugno 2015, il Convegno nazionale sul tema “Dalla Legge 180 alla chiusura dell’Ospedale psichiatrico giudiziario e... Leggere il seguito
Il 27 giugno 2015 da Raffaelebarone
CULTURA, LAVORO, RICERCA, SCIENZE, SOCIETÀ, STORIA E FILOSOFIA -
POGGIBONSI (SIENA): Jazz Cocktail estate | Ada Montellanico 4et in Omaggio a...
A Poggibonsi (Siena) continua l’undicesima edizione di Piazze d’armi e di città – Terre di Siena Valdelsa Festival: domenica 28 giugno al Cassero della... Leggere il seguito
Il 26 giugno 2015 da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
MONTELLABATE (PESARO): Presentazione del libro di Anna Lorenzetti, Favole per...
Ospite d’onore Gastone Cappelloni – Domenica 28 giugno 0re 18 – Spazio Nobili Montelabbate (Pesaro) – Presentazione del libro di Anna Lorenzetti, favole per... Leggere il seguito
Il 26 giugno 2015 da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ