Una partita che potrebbe essere usata in una tesi di laurea in psicologia. Chiunque all’intervallo non avrebbe giocato un euro per una nostra sconfitta finale. Primo tempo giocato alla grande contro avversari inesistenti o quasi, incapaci di varcare la linea della trequarti campo. Il pallone girava in maniera ottima e tutta la squadra giocava a meraviglia. Nella ripresa dopo un avvio un pó in sordina abbiamo colpito un clamoroso palo con Alex, seguito da un tap-in facile di Moro che spediva peró la palla abbondantemente fuori. La partita si é chiusa li e forse complice la partita che gli stessi 11 avevano giocato 48 ore prima, non siamo piú riusciti a ragionare e tenere palla. I cinque minuti di black out che sono seguiti non ci capitavano da anni ma sono stati devastanti: dormita difensiva, contropiede con rigore contro condito da espulsione di Piska e 3-1 facile con difesa in trance. Forse abbiamo subito troppo il pareggio 1-1 anche perché comunque gli avversari non avevano creato fino a quel momento situazioni di gioco pericolose, senza pensare che (come anno scorso) la partita si poteva vincere anche ai rigori e il pareggio subito non rappresentava uno scoglio cosí invalicabile.
Comunque personalmente ritengo che in due anni conquistare una finale ed una semifinale sia un traguardo PRESTIGIOSO.
Adesso, senza mollare minimamente, dovremo concentrarci sul campionato e conquistare almeno 4 punti nelle prossime due gare. Dopo che avremo raggiunto questo obbiettivo, anche se avremo un pó poca benzina nel serbatoio, proveremo a cercare di raggiungere qualche altro traguardo ancora piú importante.
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