Nel pomeriggio di oggi, 4 febbraio, si è celebrato il Giorno della Memoria, istituito dalla Regione Lombardia per onorare i Caduti delle Forze dell’Ordine. Nell’ambito di questo appuntamento, si è svolto il “Premio Maresciallo di Pubblica Sicurezza Luigi D’Andrea”, ucciso nel 1977 insieme al collega, l’Appuntato Renato Barborini, in un conflitto a fuoco avvenuto al casello autostradale di Dalmine con la banda del bandito Renato Vallanzasca.
La cerimonia, organizzata da Gabriella Vitali, vedova del Maresciallo D’Andrea, si è tenuta nello “Spazio Viterbi” all’interno del Palazzo della Provincia. Notevole è stata la partecipazione, sia in termini numerici che in quelli emozionali. E’ passato in pieno il messaggio concernente il senso del premio, volto a ricordare chi non c’è più per costruire un futuro logico e all’insegna del rispetto della legalità. Uno schiaffo alla moderna decandenza della società, un inno ai valori che danno o possono dare un senso alla vita stessa.
Quest’anno, per meriti di servizio e per essersi contraddistinti per gesti d’amore in servizio, hanno meritatamente ricevuto il “Premio Maresciallo di Pubblica Sicurezza Luigi D’Andrea”:
Roberto Talmelli, Agente Scelto della Polizia Municipale di Ferrara;
Salvatore Giordano, Sovrintendente della Polizia Stradale di Borgomanero;
Roberto Bazzani , Agente della Polizia Stradale di Legnago;
Lucia Biscaro, Assistente Capo della Polizia di Stato di Jesolo;
Elena Martellozzo, criminologa di Scotland Yard.
Inoltre, è stato premiato anche uno studente della classe 3D, della scuola media G.Camozzi di Dalmine (BG), autrice di uno splendido racconto sull’importanta degli uomini in divisa nella società.