11 sono le città che il prossimo 26 settembre animeranno la nona edizione della notte europea dei ricercatori. 11 come i giocatori di una squadra di calcio che scendono in campo per affrontare la loro partita. 11 città legate tra loro dalla maglia della ricerca e della sostenibilità.
La ricerca è il frutto di un processo collaborativo e cooperativo che coinvolge diversi sistemi. Il ricercatore è l’attore principale, è lui, il singolo, che la sviluppa, ma non è da solo, vive all’interno di un sistema e di una comunità che lo rende fecondo. Non esistono formule o riti segreti che fanno del ricercatore e della ricerca un “iniziato” ma è il suo vivere nel mondo che rende la sua ricerca adatta al mondo.
Il 26 settembre prossimo avremmo un esempio di questo “vivere nel mondo” dei ricercatori attraverso la IX edizione della Notte Europea dei Ricercatori, progetto promosso da Frascati Scienza e finanziato dalla Commissione Europea. Progetto nato con l’obiettivo principale di creare momenti di dialogo e di incontro tra la comunità scientifica e il grande pubblico.
La Notte è inserita nella Settimana della Scienza 2014 che prenderà il via il 22 settembre e sarà il suo evento conclusivo. Durante la settimana saranno 150 gli eventi in programma che si svolgeranno nelle città italiane tra spettacoli, concerti, seminari divulgativi, science trips, animazione per bambini, visite guidate ed aperitivi scientifici: il tutto per avere un contatto diretto con la vita ed i gusti dei ricercatori.
Saranno 11 le città che indosseranno, per questa occasione, la maglia della “nazionale della Ricerca” e scenderanno in campo: Roma, Frascati, Trieste, Bologna, Milano, Ferrara, Catania, Pisa, Bari, Cagliari, Pavia.
11 città che daranno dimostrazione di come si crea un ambiente favorevole e fecondo attraverso il quale si possono cogliere i “segnali del futuro”
La notte Europea dei Ricercatori è un evento consolidato e quest’anno il tema principale sarà la “Sostenibilità“. Un argomento con tante sfaccettature che coinvolge tutta la società e le sue esigenze: sociali, sviluppo economico, ambientali, buon governo. La definizione più diffusa è quella fornita nel 1987 dalla Commissione Indipendente sull’Ambiente e lo Sviluppo (World Commission on Environment and Development), presieduta da Gro Harlem Brundtland, secondo la quale: “L’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai loro”.
Attraverso la divulgazione delle ricerca si vogliono dare gli strumenti per leggere la realtà che ci circonda in modo diverso, in modo sostenibile, trovando i giusti link per poter dar vita ad un continuo rinnovamento e permettere un reale salto di qualità. La ricerca come sinonimo di cooperazione e la voglia di fare network.
Giochiamo anche noi la nostra partita!
Ulteriori informazioni
http://www.frascatiscienza.it/pagine/notte-europea-dei-ricercatori-2014, http://www.frascatiscienza.it
Alessandro Ligas