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Prende vita

Creato il 04 giugno 2011 da Fredy73 @FedericaRossi5
Oggi sono uscita per la prima volta senza stampelle. Niente di serio. Solo un salto a casa dei miei per salutarli e un altro al negozio vicino casa per comprare un paio di pantaloni neri. Il mio guardaroba estivo, infatti, si basa essenzialmente su gonne e abiti che richiedono il proibitivo (almeno per il momento) tacco alto. E l'ultimo paio di jeans (indumento, invero, a me inviso) l'ho consumato in quest'ultimo periodo a forza di indossarlo e lavarlo.
Ho scelto quel negozio perché è vicino casa e perché ha prezzi abbordabilissimi. Nell'ottica di rimettermi in piedi (pardon, sui tacchi) in breve, non avevo nessuna voglia di spendere cifre da capogiro per quello che io chiamo un pantalone da battaglia. Nero, ovviamente, che sfina tanto e si può abbinare con tutto. Così, con 30 gradi all'ombra alle dieci di mattina, sono entrata baldanzosa nel negozio. La solerte commessa mi ha mostrato il campionario con taglie verosimilmente messe alla cazzo di cane (perdonate il francesismo). E, infatti, sono uscita da lì dentro con due pantaloni neri di taglie diverse, ma di modello abbastanza simile. Giusto per abbattere la mia già provata autostima.
Ma c'è di più.
Nell'afoso camerino - in cui si è creato un microclima degno di Bangkok ad agosto - il primo pantalone ha faticato molto ad entrarmi, risultando, poi, particolarmente aderente è stretto. La commessa non ci ha pensato più di tanto: "è un tessuto che si allarga!" mi ha detto come se fosse l'ultima delle ovvietà. Nonostante l'effetto Catwoman dei poveri (senza latex), non mi è sembrato che mi stesse poi tanto male. E poi si sa che i tessuti cedono sempre un po', mi sono detta concordando con il parere dell'esperta.
Per scrupolo ho voluto provare anche l'altro - non troppo diverso - modello. Disponibile, però, in una taglia in meno.
Rientrando nel camerino mi sono detta che mai e poi mai sarebbe riuscito a fasciare i miei prosciutti. Soprattutto con quel microclima da monsone tropicale. E, invece, sorpresa! Il pantalone mi va fin troppo bene. Anzi è un po' largo in vita e molto comodo sui fianchi. "Questo tessuto - mi dice la commessa supponente - non cede più di tanto e si restringe al primo lavaggio". Ora, mi è già capitato di acquistare modelli che mi andavano comodi alla prima indossata. Con l'unico risultato che è stata anche l'ultima, visto che si sono sformati immediatamente risultando di una o due taglie in più. E, soprattutto, confrontando i due pantaloni, mi sono resa conto che il tessuto è esattamente lo stesso: cotone ed elastene.
La domanda, a questo punto, nasce spontanea: ma questo tessuto vive di vita propria? Cioè decide quando e se allargarsi e restringersi dopo un accordo verbale stipulato col tuo sedere? O forse la taglia indicata è quella alla quale giungeranno dopo il primo lavaggio? Tipo i semi delle piante. Li metti nella terra e dopo un po' ti cacciano fuori i fiori e le foglie che ti hanno mostrato, come una promessa, sulla bustina.
Nel dubbio li ho presi entrambi. Staremo a vedere chi dei due manterrà la parola data, aderendo al mio corpo nel miglior modo possibile.
Nel frattempo, non sapendo con precisione di quali altri miracoli sia capace il tessuto che prende vita, starò molto attenta a non offenderlo in alcun modo. Hai visto mai che non decida di uscire dall'armadio e andarsene di casa con le sue stesse gambe. E, nel caso dei pantaloni, la cosa non sarebbe poi tanto impossibile.Articolo originale di Federica Rossi per Poco sex e niente city. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso dell’autrice.

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