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Prendere il volo: una mano ai giovani in difficoltà

Creato il 29 settembre 2015 da Alessandro Zorco @alessandrozorco

Si chiama Prendere il volo. E' un programma di inclusione sociale rivolto ai ragazzi tra i 18 e i 25 anni ospiti in comunità residenziali per minori che al compimento della maggiore età spesso hanno enormi difficoltà ad inserirsi nella società. Oppure a minori in affido presso famiglie diverse dalla propria, seguiti dal centro per la Giustizia minorile o inseriti in comunità o istituti per minorenni. Per favorire l'inclusione di questi ragazzi che al compimento della maggiore età spesso hanno enormi difficoltà ad inserirsi nella società la Regione Sardegna ha stanziato un milione e mezzo di euro.


" Ci sono tanti interventi finanziati dalla Regione e dai Comuni per sostenere e aiutare i minori e le famiglie in difficoltà - ha spiegato l'assessore alla Sanità Luigi Arru -. Finora, però, non ci sono state la giusta attenzione o le giuste risposte per il dopo comunità, per accompagnare il ragazzo che non rientra in altri programmi di inclusione. Prendere il volo rappresenta una opportunità per questi ragazzi che lasciano le strutture che li hanno ospitati fino alla maggiore età e non hanno ancora completato il proprio percorso formativo o non riescono a muoversi in autonomia ".

Il programma Prendere il volo - si legge in una nota della Regione - prevede la presenza di un Tutor di intermediazione sociale, figura dotata di qualità personali (maturità affettiva e capacità di prendersi carico dell'altro) e solida preparazione teorica e tecnica, che ha il compito di accompagnare il ragazzo nel proprio percorso di autonomia con l'obiettivo di rafforzarne la capacità di costruirsi una vita indipendente.
Per il buon successo del programma - si legge nella delibera - "o ccorre un lavoro di rete serrato e coeso intorno e insieme al giovane protagonista dell'intervento: tutti gli attori del processo sono chiamati a cooperare attivamente in ogni fase; ciò è reso possibile anche grazie alle strategie di intermediazione sociale messe in atto dal Tutor fra le reti primarie (famiglia, gruppo dei pari, ecc...) e secondarie (comunità locale, scuola, mondo del lavoro, ecc...) dei giovani ".

Aiutare i giovani in difficoltà

Prendere il volo: una mano ai giovani in difficoltà

Il programma Prendere il volo è rivolto a giovani con comprovate difficoltà economiche, senza un idoneo supporto familiare, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, che abbiano già raggiunto i pre-requisiti minimi per la vita indipendente e devono completare la fase di transizione verso una più stabile autonomia e integrazione sociale e quindi devono ultimare il percorso scolastico e/o formativo avviato.

Nello specifico il programma è rivolto a giovani che provengono da:

  • comunità residenziali per minori e/o giovani adulti
  • una situazione di affido etero familiare.

Il programma " Prendere il volo " si differenzia in relazione al percorso di vita dei destinatari:

  • coloro che sono impegnati in attività di studio; giovani che fin dalla minore età frequentano un percorso di studi (scuola superiore e/o corso professionale) e che al compimento del 18o anno deve essere ancora concluso;
  • coloro che non sono impegnati in attività di studio; giovani che al compimento del 18° anno di età devono proseguire o avviare un percorso di formazione al lavoro al fine di acquisire competenze professionali, tecniche e trasversali, adeguate.

Per i primi, il finanziamento è sotto forma di contributo finalizzato a sostenere il percorso scolastico e formativo. Per i secondi il finanziamento si configura come un contributo erogato a chi svolge una attività non retribuita di formazione al lavoro (come nel caso del tirocinio atipico). Tale contributo permetterà ai giovani impegnati in questo percorso di pagare l'alloggio, il vitto e le sue spese personali. Qualora ci siano le condizioni (disponibilità dei giovani e presenza di corsi professionalizzanti nel territorio), nel budget del progetto finanziato si può inserire il costo per un corso di formazione finalizzato all'acquisizione di una qualifica professionale riconosciuta dalla Regione Sardegna.

Prendere il volo: una mano ai giovani in difficoltà

Alessandro Zorco è nato a Cagliari nel 1966. E' sposato e ha un figlio. Laureato in Giurisprudenza è giornalista professionista dal 2006. Ha lavorato con L'Unione Sarda e con Il Sardegna (Epolis) occupandosi prevalentemente di politica ed economia. E' stato responsabile dell'ufficio stampa dell'Italia dei Valori Sardegna e attualmente è addetto stampa regionale della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Dall'aprile 2013 è vicepresidente regionale dell'Unione Cattolica Stampa Italiana e dal 2014 è nel direttivo del GUS Sardegna.


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