Prendi la mia vita
di Lottie Moggach
Titolo: Prendi la mia vita
Autore: Lottie Moggach
Serie: //
Edito da: Nord
Prezzo: 16.40 €
Genere: Romanzo
Pagine: 300
Trama: Leila ha sempre avuto difficoltà a fare amicizia e, fin da bambina, ha condotto un’esistenza solitaria, senza quasi nessun contatto umano. Ancora oggi, il suo unico legame col mondo è Internet. Ecco perché è la candidata ideale per far parte del cosiddetto Progetto Tess, organizzato dal carismatico moderatore di un forum. Dapprima scettica, Leila si convince a partecipare e, senza mai incontrarla di persona, memorizza ogni dettaglio dell’esistenza di una ragazza, Tess Williams: dalla sua canzone preferita al compleanno della madre, dalle allergie alimentari al nome del suo primo amore. Poi, una volta pronta, inizia a usare l’indirizzo di posta elettronica e i social network di Tess, facendo finta di essere lei. Anzi, diventando lei. Così, senza che nessuno dei suoi amici e parenti lo sappia, Tess può andare via, per sempre… Nel giro di qualche tempo, però, Leila viene contattata da un uomo che sostiene di conoscere un segreto gelosamente custodito da Tess, un segreto che instilla il seme del dubbio nella mente di Leila. E quello che doveva essere un nuovo inizio, si trasforma all’improvviso in un’ossessione e una corsa contro il tempo per trovare la risposta alle domande che la tormentano. Chi è veramente Tess? Dov’è adesso? Perché ha deciso di scomparire?
di Danylù
Premetto che una volta iniziato ho dovuto finirlo. Velocemente. Non riuscivo a staccarmi. Questo promette molto bene, in genere. Così è stato. Uno stile chiaro, scorrevole, semplice. Un libro che si fa leggere.
La trama mi ha entusiasmata. Davvero originale, ben costruita, sorretta da pochi ma ben articolati personaggi. E sono proprio loro la vera anima del romanzo.
La protagonista è una ragazza “normale”. Mi spiego perché ho virgolettato il termine normale, che parliamoci chiaro, oggi giorno, non significa davvero niente. È normale nel senso che non è una strafiga paurosa, anzi, porta una taglia 48! Non è bella, o comunque non lo sai se lo è, ma immagini che sia “bruttina”.
A me non sta affatto simpatica e se non fosse che ha un bel nome (Leila) ed è a modo suo una nerd, più il fatto che gioca a World of Warcraft (occhi a cuoricino) la odierei.
Leila è una disadattata sociale, critica molto i comportamenti schematici che rendono uguali tutte le sue coetanee, e io non posso che essere d’accordo con le critiche che muove, non che lei sia migliore di loro.
È sempre difficile fare una recensione e non spoilerare, lo dico sempre, e ne ho conferma ogni volta. Ma cosa ci si aspetta allora? Devo fare una critica del libro, o spiegare il perché va letto? Voi cosa preferite? Nel dubbio, io mi fermo con “l’analisi del testo” e spiego perché lo consiglio.
A parte i motivi già citati, quali la leggerezza della lettura, seppure tratta argomenti non proprio “snelli” come suicidio, malattie gravi, innamoramento, raggiri, dipendenze di vario genere ecc., ci sono i contenuti che rappresentano un elemento fondamentale.
Credo che i messaggi all’interno del romanzo possano essere letti sotto luci diverse, a seconda di chi è il lettore (se è un sociopatico psicopatico, allora sarà molto pericoloso ).
In un certo senso ognuno dei protagonisti è a suo modo un “insoddisfatto”. Lo è Leila, lo è Tess a cui darei un premio come migliore attrice non protagonista, lo è Adrian, che io ho trovato odioso sin dal primo momento. Lo sono persino Jonthy e Connor.
In ogni caso sono tutti soggetti molto diversi tra di loro, e la bravura della scrittrice sta proprio nella profondità psicologica con cui tratta le diverse vite di ognuno di loro.
Non saprei definire esattamente il genere, comunque sia, in questo romanzo si avverte la stessa suspense di alcuni Thriller.
L’idea che ho avuto fin da subito è che la cara Lottie fosse una scrittrice navigata e non un’esordiente.
Tra gli argomenti analizzati dall’autrice anche quella dei social, che sono il filo conduttore che lega quasi tutti i protagonisti e che dona svariati spunti di riflessione.
Mi permetto di citare alcune critiche fatte a questo romanzo, che mi sembrano perfettamente in linea con quanto ho appena scritto:
‘A brave, poignant and humane novel about society’s taboos – and the cost of breaking them. Lottie Moggach has put her finger to the pulse of our times.’
Liz Jensen, author of The Rapture
…e ancora:
‘Startlingly original… A dark, disturbing, needle-sharp exploration of how the internet age is transforming our idea of reality and identity.’
Tana French, author of In the Woods‘A dark psychological thriller… an engaging and suspenseful look at the subtle perils the web presents to the human condition.’
Financial Times
Insomma tutti d’accordo nel dare giudizi positivi su quest’opera.
Cosa dire di più? Leggetelo.
Lottie Moggach è una giornalista che ha collaborato con le più prestigiose testate inglesi, dal Times a Elle, da Time Out al Financial Times, da GQ a London Paper. Prendi la mia vita è il suo romanzo d’esordio e ha rivelato all’Europa il suo talento.