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Prenditi la responsabilità del tuo corpo per una vita piena di salute!(seconda parte)

Da Amosb

responsabilità del proprio corpoContinuiamo il nostro viaggio alla scoperta di cosa significa prendersi la responsabilità del proprio corpo, se ancora non l’hai letta qui puoi leggere la prima parte dell’articolo.

Prendersi la responsabilità del proprio corpo non significa rinunciare a ciò che ci piace, ma significa vedere ciò che è sbagliato e non rinunciarvi ma semplicemente non volerlo più: aumentando la propria consapevolezza si cambia punto di vista, si vedono cose che prima non si vedevano, di conseguenza cose che ci piacevano possono trasformarsi in cose che non ci piacciono più, ma non per un nostro sforzo, per una nostra rinuncia, solo e semplicemente come conseguenza della nostra aumentata consapevolezza.


Piccolo esempio:
possiamo essere dei voraci divoratori di Pringles ma se davvero ci rendiamo conto, acquistiamo la consapevolezza di ciò che contengono e cosa può causare allora non vogliamo più mangiarle, iniziano a farci schifo. Ripeto, fino a quando risulta essere uno sforzo evitare, (in questo caso ), di mangiare le pringles, non abbiamo raggiunto dentro di noi una completa consapevolezza sull’argomento, non ci siamo davvero presi la responsabilità del nostro corpo !

Prendersi la responsabilità del proprio corpo significa uscire dallo stato di impotenza in cui ci si sente nel momento in cui siamo ammalati, svegliandoci ogni mattina con la consapevolezza che la nostra guarigione dipende al 100% da noi, che possiamo trovarne la causa e sconfiggerla, questa determinazione, questa consapevolezza è la miglior medicina!

Prendersi la responsabilità del proprio corpo significa vivere ogni momento della nostra vita con questa consapevolezza, agendo di conseguenza, spesso andando contro tutto e tutti, perchè la società non insegna a prendersi la responsabilità del proprio corpo, anzi vede in malo modo chi ci prova, lo etichetta e spesso lo denigra…
La base per le malattie la costruiamo noi ogni giorno, con quello che mangiamo, con quello che facciamo, con quello che pensiamo, se prendiamo consapevolezza di questo allora non ci interesserà più il giudizio della società, in qualche modo potremo addirittura sentirci superiori a chi ci denigra (sempre attenti a non gonfiare troppo il nostro ego

:-)
).

Prendersi la responsabilità del proprio corpo significa vedere oltre l’effetto immediato di ciò che facciamo, di ciò che mangiamo:
non è mai morto nessuno a mangiare un wurstel ma questo contiene sbadilate di tossine che si vanno ad accumulare nel fegato e negli altri organi: vanno a preparare il campo per le malattie… 

Non è mai morto nessuno mangiando una sottiletta, ma la sottiletta non è formaggio, è un mucchio di sostanze di scarto magistralmente compresse e ri-aromatizzate con additivi chimici che ancora una volta immette nel nostro corpo sbadilate di tossine…
Non è mai morto nessuno (forse) mangiando i diversi cibi pronti che troviamo al supermercato o le verdure e la frutta piene di pesticidi, ma tutto questo prepara nel nostro corpo le basi per la proliferazione delle malattie: e siamo noi che ogni giorno immettiamo questa roba dentro al nostro corpo!

Ogni 7 anni il nostro corpo si rigenera totalmente, questo significa che tutte le nostre cellule vengono sostituite nel tempo con cellule nuove … Da dove credi che prenda il materiale per costruire le nuove cellule il tuo corpo?
Siamo quello che mangiamo… C’è di che pensare…


Prendersi la responsabilità del proprio corpo significa pensare alle nostre cellule, impegnandoci a fornire al nostro corpo delle buone materie prime per la loro costruzione: ma attenzione, alle multinazionali, alle aziende del campo alimentare e agroalimentare non interessano le nostre cellule, ma solo le molecole che formano le nostre banconote…

Prendersi la responsabilità del proprio corpo non significa smettere di prendere farmaci e affidarsi completamente all’erborista o al naturopata o comunque a chiunque ci garantisca di essere “alternativo”, ma significa smettere di cercare la soluzione sempre e necessariamente in una pillola o in un preparato naturale o comunque in qualcosa di esterno, iniziando a cercarla dentro di noi, analizzando i nostri comportamenti, i nostri pensieri, la nostra alimentazione: questo non significa che non dobbiamo più affidarci alle cure di nessuno ma significa che ci affideremo alle cure senza aspettativa sul terapeuta e su quello che ci indicherà, il mio consiglio è:

Abbi fiducia nel terapeuta che scegli (ma non ti buttare da uno all’altro in cerca di chissà che…) ma abbi aspettativa su di te, non è il terapeuta (o il farmaco) che ti guarisce, ti fornisce solo un’indicazione, sei tu che ti guarisci, è il tuo corpo che si guarisce!

Tante persone hanno idea di avere in mano la responsabilità del proprio corpo, ma davvero poche ne hanno una completa consapevolezza, è un qualcosa che tocca diversi campi, dalla alimentazione alla medicina, dalla psicologia alla spiritualità…

Non è necessario avere letto decine di libri per decidere di prendersi la responsabilità del proprio corpo, si tratta di aprire gli occhi, anche solo per un attimo e indirizzarsi su questa strada che può davvero portare un forte miglioramento nella propria vita.

I gradini lungo il percorso sono tanti, ma come per tutti i percorsi, l’importante è cominciare e, se per te è arrivato il momento giusto allora sarà semplice vedere ciò che fino ad oggi non avevi visto!

Nella mia esperienza è stato essenziale vedere ciò che prima non vedevo, accorgermi a livello molto materiale della manipolazione presente in ogni campo, tesa a renderci tutti piuttosto controllabili, sottomessi e impotenti.
Per me è stata una molla importante e credo lo possa essere anche per molte altre persone, il mondo che ci circonda non è esattamente come ci viene descritto e numerose nostre convinzioni sono profondamente sbagliate e limitate, tutto questo per favorire coloro che da tutto ciò possono trarre profitto e potere…

Accorgersi di questo, acquisire la consapevolezza di questo, può aprirci gli occhi e farci vedere le cose da una prospettiva molto diversa, una prospettiva in cui prendersi la responsabilità del proprio corpo non è più un peso, ma una liberazione attraverso cui iniziare a vivere davvero…  Un giorno poi ci accorgeremo che anche tutta questa situazione in cui i pochi sfruttano i molti per i loro obbiettivi di guadagno e di potere ancora una volta dipende solo ed esclusivamente da noi… Ma questa è un’altra storia

:-)

Ti auguro una magnifica giornata

Amos B


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