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Preparandosi al tennis 2: Open di Agassi

Creato il 08 agosto 2013 da Lepiumedoca @lepiumedoca

Cara Virginia, parliamo di un libro che abbiamo letto entrambe tempo fa, quando ancora non avevamo un blog e forse non pensavamo neanche che lo avremmo avuto. E’ Open di Agassi.

Il libro di André Agassi

Il libro di André Agassi

Me lo sono ricordato perché una mia amica, che in questo momento è in Norvegia, a Larvik, a fare il Trofeo Marisa Sgaravatti ovvero il campionato europeo femminile seniores di golf, portanto alta la bandiera italiana e attrezzata di divisa azzurra, nelle pause e la sera (che a Larvik non c’è molto da vedere o da fare) se lo legge, per rilassarsi e trarne ispirazione.

E così in effetti è. Perché oltre ad essere un libro ben scritto e ben costruito, oltre ad essere Agassi un personaggio come non ce ne sono altri, oltre a raccontare con estema onestà le sue fatiche e le sue sconfitte e i suoi successi, te ne viene una visione dello sport molto più realistica di quella che ci ammaniscono i giornali. Colpisce per esempio il numero di sconfitte che un campione di quella portata ha subito, e quanto bruciano e quanto poco le vittorie compensano. Colpisce la fatica che Agassi ha fatto, sempre. E smonta quella stupida convinzione che un campione abbia un talento naturale e sia quello che lo fa vincere. Certo il talento c’è, ma soprattutto c’è la resistenza.

new yorker

E questo mi fa venire in mente un articolo che ho letto non molto tempo fa sul New Yorker, di Malcolm Gladwell, intitolato “Alberto Salazar e l’arte dello sfinimento”: il maratoneta Salazar a un certo punto dice “What I could do is simply push myself through that exhaustion”.

Dunque in previsione del nostro tennis, Virginia, sei pronta ad andare oltre lo sfinimento?

Antonia ready for the holidays



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