Le erbe polverizzate, essiccate o fresche vengono messe in un contenitore ermetico con alcool e lasciate macerare per un determinato periodo. L’alcol estrarrà l’essenziale della pianta e le parti utili e le conserverà per molto tempo.
Vediamo come preparare una tintura madre in dettaglio:
triturate circa 25 gr delle parti della pianta che volete, o usate 100 gr di erbe in polvere;
prendete un vasetto di vetro che possa contenere circa 1l di liquidi e che si chiuda ermeticamente;
mettete all’interno del contenitore il trito della nostra pianta, insieme a 250 ml di alcol (alimentare) o 600 ml di vodka, chiudete il vaso e mettete a riposare al buio per 2 settimane, ogni 2 giorni agitate il vasetto;
finito il periodo di macerazione, filtrate il composto e mette la tintura madre dentro ad un vasetto di vetro scuro o bottiglietta con tappo ermetico.
Solitamente la dosa consigliata va dalle 5 alle 20 gocce, da ingerire direttamente o aggiungere in poca acqua.
La proprietà della tintura madre svolge differenti azioni benefiche in relazione alla pianta che viene utilizzata, esempio:
la tintura madre di carciofo è molto utile per svolgere un’azione depurativa nei confronti di un organo molto importante come il fegato;
la tintura madre di equiseto facilita la calcificazione dopo traumi e lesioni ossee, in più ha una forte azione diuretica utile in caso di infiammazioni renali e cistiti;
quella al rosmarino ha effetti antiossidanti, stimola la circolazione del sangue ed è anche digestivo;
la tintura madre al ribes combatte l’asma, e tutti i disturbi che riguardano naso e gola, avendo un’ azione antinfiammatoria e antiallergica.