Orfeo, il più famoso poeta e musicista che la storia abbia mai avuto, che non aveva eguali tra uomini e dei.
Mi sono svegliata col sentimento dell’atleta prima della gara. Ho ispezionato le cose con calma: la macchina fotografica, i vestiti, il trucco. Fuori mi ha sorpresa il sole e dentro un dolore alla laringe per il quale ho quasi bestemmiato. Niente di serio, a cose normali. Allo specchio appaio un po’ più grassa o un po’ più magra di quel che mi aspetto e non riesco ad arrivare alla radice di questa sensazione. Il computer è acceso sul cipresso del tavolo. L’insegnante mi chiama per definire il programma e i consigli che si possono dare prima di cantare la prima volta in pubblico.
Mia madre mi ha portato un piatto e un pompelmo a fette, un caffè e il giornale. Come a una signora.