E’ stata presentata ieri mattina al Palaisozaki di Torino Slow Wine, la prima Guida senza punteggi edita da Slow Food. E in uno storico discorso conclusivo, Carlin Petrini annuncia: gli esami sono finiti, i consumatori sono cresciuti. Ed i simboli sono uno strumento informativo per il consumatore, non un valore assoluto.
Antonio Albanese (thanks to Gigi Padovani)
E’ avvenuta ieri mattina la presentazione della nuova guida Slow Wine, completamente rinnovata nella forma e nella sostanza.
Apre la scena il mitico Antonio Albanese, che ripercorre sul palco il suo famosissimo sketch del sommelier, partorito dal genio del comico in tempi non sospetti e ripreso anche da noi in un precedente post. E ci pare esemplificativo di un momento di svolta.
Abbandonato il concetto di punteggi, che pare abbia fatto il suo tempo anche nella considerazione di molti consumatori, la nuova guida privilegia l’osservazione delle aziende vinicole nell’insieme, fornendo anche una carta d’identità agronomica delle stesse.
I vini considerati più vicini ai concetti cardine di Slow Food, sia dal punto di vista organolettico che per altri parametri (tra cui anche quelli di vino buono pulito e giusto) vengono indicati con la chiocciola; la bottiglia indica le aziende che, nel complesso, hanno espresso buona qualità media per tutte le bottiglia presentate; la moneta quelle che esprimono buon rapporto qualità prezzo.
I vini Slow, oltre a qualità organolettiche di eccellenza, condensano anche nel bicchiere storia, rapporto con il territorio e attenzione per ambiente.
Nelle intenzioni dichiarate dallo stesso Marco Bolasco, Direttore di Slow Food Editoriale, la guida rappresenta una scommessa editoriale. “E’ una guida da leggere, utile anche da tenere in auto per viaggiare e scoprire il territorio, ed include la mappa di regioni e sottoregioni, grazie anche alla collaborazione del Touring per le cartine.
La nuova guida sarà presto disponibile anche in inglese e in un momento successivo in tedesco, in formato elettronico, scaricabile da internet attraverso Simplicissimus. Sono inoltre in corso di studio alcune apps per IPhone.
Particolarmente incisivo il discorso conclusivo di Carlin Petrini, che ha dichiarato concluso il tempo degli esami, riconoscendo nel consumatore un interlocutore divenuto più evoluto e consapevole, ormai pronto per un maggiore indipendenza nelle scelte e nei consumi.
Ha rivolto poi un invito ai produttori, “fate il vino come piace a voi”, invitandoli a rimanere liberi dai condizionamenti e dalle mode che a volte hanno portato alcuni a stravolgere il rapporto con il territorio.
Nel pomeriggio, alla Reggia di Venaria Reale, si è tenuta la degustazione dei vini che si sono aggiudicati la Chiocciola. Oltre a ritrovare con immenso piacere alcuni protagonisti di #Dogliani, ho avuto modo di fare alcune scoperte davvero interessanti. Ma di questo parleremo in una prossima puntata.
Oggi si apre il Salone del Gusto 2010!