Giovedì 18 settembre si è tenuto, alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, l’incontro“Imprenditori startup si diventa!”, organizzato dallo Sportello Startup di Sardegna Ricerche per presentare il nuovo programma “Dall’idea al business model” e per discutere sui temi dell’innovazione e della creazione d’impresa.
In apertura dei lavori, la Presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, ha posto l’accento sul catalogo di attività posto in essere dall’Ente e volto al sostegno delle attività delle imprese della Sardegna nei campi dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. “Oltre al programma che oggi presentiamo e che attiene alla selezione, con criteri scientifici, delle idee imprenditoriali che potranno avere maggiori chance di riuscita dando vita ad altrettante startup, Sardegna Ricerche sta al fianco delle imprese in tutte le fasi della loro esistenza attraverso, ad esempio, lo Sportello ricerca europea, quello sulla Proprietà intellettuale, attraverso l’Albo delle imprese esportatrici, oppure sostenendo le startup innovative con contributi a copertura delle spese necessarie per il completamento e per lo sviluppo del nuovo prodotto, processo o servizio”, e ancora con i Programmi d’’innovazione e trasferimento tecnologico rivolti alle piccole e medie imprese per favorirne la competitività.”
Il presidente Corona ha poi sottolineato l’importanza dell’accordo che Sardegna Ricerche ha stretto con la Banca di Sassari e con la Sfirs di modo da poter venire incontro alle esigenze dei futuri imprenditori. “Abbiamo fatto in modo che la banca medesima possa erogare le anticipazioni finanziarie dovute alle startup sulla base delle istruttorie operate da Sardegna Ricerche. Le stesse startup in altri contesti sarebbero ritenute non bancabili, precludendo loro il ricorso al credito. Attraverso la co-garanzia della Sfirs le startup possono accedere alle anticipazioni finanziarie, avendo come riferimento unicamente i loro bilanci di previsione, non potendo avere a disposizione i bilanci di esercizi precedenti“. Questa è una delle importanti novità introdotte da Sardegna Ricerche e che mette l’imprenditore nelle migliori condizioni per poter sviluppare il proprio business.
Durante l’incontro è intervento Cosimo Panetta, curatore del progetto Startup Genome e partner di The Doers, che ha illustrato i risultati dell’indagine “Cracking the Code of Innovation (la versione italiana del rapporto può essere richiesta online sul sito di The Doers) e la metodologia lean startup. “L’obiettivo del progetto Startup Genome – spiega Panetta ‑ è quello di aumentare il tasso di successo delle start-up e accelerarne il ritmo di innovazione in tutto il mondo con la convinzione che l’imprenditorialità possa essere una disciplina da studiare ed applicare con metodo. ’analisi basata su dati e informazioni provenienti da circa 650 web startup, ha permesso di classificare le diverse tipologie di startup a seconda dell’approccio al mercato, e di introdurre un nuovo sistema di valutazione delle startup: più efficace ed oggettivo, grazie alla capacità di riconoscere e misurare le tappe attraverso cui esse articolano il proprio percorso e costruiscono il proprio successo.” Panetta è uno dei partner di The Doers, la società che affiancherà gli aspiranti imprenditori nel percorso di validazione previsto dal nuovo programma, basato sul metodo “Lean Startup” . Come spiega Panetta: “I percorsi di validazione lean startup servono ad accompagnare gli imprenditori alla verifica del come la propria idea imprenditoriale possa trasformarsi un progetto di impresa. L’obiettivo è diminuire il numero di errori commessi nella primissima fase di vita del progetto e il rischio di fallimento connesso. Il 75% per cento dei fallimenti, infatti, è dovuto alla crescita troppo rapida dell’impresa rispetto al mercato effettivamente raggiungibile nelle prime fasi.” Panetta si è quindi soffermato sul metodo lean startup: “Il metodo si ispira ai principi della lean manufacturing, il sistema di produzione sviluppato da Toyota, e li trasferisce, li adatta e li applica al contesto dell’imprenditoria. La metodologia lean startup permette di aumentare il tasso di successo delle nuove imprese attraverso una valutazione più oggettiva ed efficace delle loro potenzialità, in ogni stadio di sviluppo.”
A seguire Nicola Junior Vitto, co-founder di Blomming (si richiama l’intervista fatta Alberto D’Ottavi – ndr), che ha raccontato il suo percorso imprenditoriale dall’idea all’impresa, presentando un caso concreto di approccio lean startup.
Nella seconda parte dell’incontro, Giuseppe Serra, responsabile dello Sportello Startup e del programma“Dall’idea al business model“, ha illustrato nel dettaglio il bando e le modalità di partecipazione: “Il programma è stato ideato secondo la metodologia lean startup, proprio per aumentare le possibilità di passare con successo dall’idea innovativa a veri progetti imprenditoriali, riducendo al minimo gli sprechi di risorse, di tempo e di costi”. “I proponenti delle prime 40 idee in graduatoria” ha spiegato Serra “accederanno a un percorso di validazione di circa quattro mesi, strutturato in diversi workshop su temi specifici. Inoltre i primi dieci potranno usufruire di un voucher di 7000 euro per la realizzazione di una versione minimale del prodotto, il cosiddetto MVP (Minimum Viable Product), proseguiranno in un percorso di affiancamento che li guiderà nell’applicazione del metodo e degli strumenti al proprio progetto d’impresa, che si concluderà con la presentazione ad un panel d’investitori. Inoltre avranno a disposizione una postazione di lavoro presso le strutture del Parco tecnologico della Sardegna.”
Il bando resterà aperto per la presentazione delle domande online dal 19 settembre fino al 17 di ottobre. Il testo completo del bando con la modulistica è disponibile sul sito dello Sportello Startup.