Si è tenuta oggi 20 settembre 2013, presso la Toscanasaal della Residenz Würzburg, la conferenza dal titolo “Michele Tedesco e Julia Hoffmann. Una coppia di artisti europei (1873-1917)”. La vicenda umana ed artistica che ha avuto come protagonisti, a cavallo fra il XIX e il XX secolo i pittori Julia Hoffmann (Würzburg 1843 – Monaco 1936) e Michele Tedesco (Moliterno 1834 – Napoli 1917), arriva in Germania in seguito ad un lungo lavoro di ricerca condotto da Isabella Valente (docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II), dal Centro Annali “Nino Calice” – che ha organizzato la conferenza in collaborazione con l’Associazione Dante Alighieri di Wurburg – e da Palmarosa Fuccella, direttore del progetto.
L’incontro di oggi ha permesso di illustrare al pubblico e alla comunità scientifica tedesca l’affascinante storia dei due artisti, finora qui sconosciuti, e rappresenta un’ ulteriore tappa del cammino intrapreso con tenacia da questo gruppo di studiosi con l’intento di avviare oltreconfine un nuovo filone di ricerca. I lunghi e numerosi viaggi compiuti in Italia e in Europa dai due pittori che si conobbero a Firenze per poi unirsi in matrimonio, lascia infatti supporre che molto ancora ci sia da scoprire su di loro sotto il profilo biografico ed artistico.
“Questo è il punto di partenza per allacciare un proficuo rapporto di collaborazione con la Germania per compiere ricerche comuni – è il commento della professoressa Valente – Da qui possiamo partire per rintracciare nuove opere di Michele Tedesco. Molte probabilmente saranno arrivate in Germania grazie ai collezionisti dell’epoca, altre potrebbe averle portate qui la stessa Hoffmann dopo la morte del marito. Utili indicazioni potranno arrivare da ricerche che compiremo sul mercato delle aste internazionali, per capire dove sono state battute le opere del nostro pittore”.
“Tutto il lavoro su Michele Tedesco e Julia Hoffmann nasce da un mio studio iniziato anni fa sui pittori di scuola napoletana di cui Tedesco fece parte. In seguito, durante una visita alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, nell’ammirare l’opera “I viaggiatori aerei”, notai che nulla si sapeva in merito al suo autore, Michele Tedesco appunto”.
“E’ importante essere qui in Germania – conclude la Valente – non solo per proseguire le ricerche su un pittore italiano, ma anche per far luce su una donna, Julia Hoffman, che visse in simbiosi con il marito, ma mai nella sua ombra, tant’è che non espose solo insieme a lui ma anche da sola. Il suo è un profilo artistico molto interessante. Alterna tre idee pittoriche: il realismo, il tema dell’antico che guarda a Lawrence Alma – Tadema e il simbolismo”.
Viva soddisfazione per il successo della serata è stata espressa da Mariano Schiavone, funzionario che ha preso parte alla conferenza in rappresentanza dell’APT di Basilicata: “Sosteniamo i progetti basati sulle buone idee che possono contribuire a dare valore alla nostra regione. Questa importante iniziativa rafforza il nostro legame con la Germania. Qui si avverte una forte cultura dell’accoglienza e questo è senza dubbio un elemento in comune con la Basilicata. La cultura è un aspetto che più di ogni altro può contribuire a far crescere la nostra terra. Lo dimostrano le tante iniziative che promuoviamo in questo periodo. Si pensi alle celebrazioni gesualdiane, che avranno un ampio respiro e verranno proposte anche al di fuori della Basilicata, in Italia e all’estero”.
A confermare l’interesse della Germania nei confronti della cultura italiana è il Capo del Dipartimento Cultura di Würzburg, Horst Schäfer-Schuchardt: “Il nostro paese è molto attento agli scambi culturali e alle contaminazioni. Ama molto l’Italia e le regioni come la Toscana, ma della Basilicata conosce ancora poco. La curiosità è tanta e ci sono tutte le premesse per promuovere la cultura lucana a tutto tondo attraverso nuovi progetti. L’evento di oggi spiana la strada a future e importanti sinergie”.
Particolarmente suggestiva è la cornice che ha ospitato l’evento, la Residenz Wurzburg, luogo dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, uno dei maggiori capolavori barocchi della Germania meridionale e tra le più importanti residenze signorili d’Europa. Conserva grandiosi affreschi tra cui quelli di Giovanni Battista Tiepolo e numerosi dipinti del Quattrocento e del Settecento.
Gli interventi della conferenza sono stati curati da Palmarosa Fuccella, studiosa del Centro Annali “Nino Calice”, e da Isabella Valente.
Ha aperto i lavori la proiezione del cortometraggio sulla vita e l’opera dei due artisti, realizzato per l’occasione in lingua tedesca, come l’accurato volume destinato ai partecipanti, ricco di informazioni sull’intero progetto.
L’evento ha rappresentato una preziosa occasione per far conoscere al di fuori dei confini nazionali uno dei più illustri personaggi della Basilicata, ma al tempo stesso ha inteso promuovere le eccellenze paesaggistiche, storiche ed enogastronomiche della regione. Molto apprezzati dai numerosissimi presenti i materiali turistici in lingua tedesca distribuiti dall’APT e la ricca degustazione di vini e prodotti tipici lucani presentati da una brochure in lingua.