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Presentato il saggio: «Pizzolungo – Piana di Anchise» di Francesca Nolfo

Da Agueci

Proposta un’Accademia Virgiliana a Erice

Nella splendida cornice di Pizzolungo, alle falde del monte San Giuliano, ove si adagia la Piana detta d’Anchise perché quivi, secondo la tradizione, morì e fu sepolto il padre di Enea e si svolsero i giochi funebri in suo onore, è stato presentato giovedì 30 agosto, nei locali dell’hotel Tirreno, il saggio “Pizzolungo – Piana di Anchise”. É stato scritto da Francesca Nolfo, sponsor ufficiale la BCC “Sen. Pietro Grammatico” di Paceco, con il patrocinio del Comune di Erice. Hanno relazionato il sindaco di Erice Giacomo Tranchida e l’ex sindaco di Trapani Renzo Vento con la conduzione del poeta Giuseppe Vultaggio.

L’autrice, partendo dalla toponomastica locale, ha evocato i nomi dei personaggi mitici dell’Eneide, raccontato i vari episodi, così come sono descritti da Virgilio, il più grande poeta della latinità, nel libro quinto del suo capolavoro. La passione e lo spirito che hanno animato l’autrice traccia l’amore per il territorio nel quale vive e, soprattutto, il bisogno di collocare, nella storia passata, il valore della mitologia antica, per trarne stimolo culturale e propulsivo al fine di dare senso e spronare gli abitanti a riesumare un orgoglio antico e invitare i non residenti a scoprire quei significati che sono soffusi e aleggiano come gufi notturni su un luogo che merita di essere ricordato anche per le sue bellezze naturali.

Il “Parco virgiliano” non ricorda, così, unicamente eventi di mafia (come in questi ultimi anni si è fatto) ma armonia tra mare, monti e pianura, bellezza per la natura e attaccamento a ciò che un popolo ha di copioso: la sua storia. «C’è l’interesse – ha affermato Tranchida – perché questa località possa riscattarsi e questo lavoro è uno strumento per farlo. Tale pubblicazione rappresenta indubbiamente un’opportunità concreta per offrire maggiore visibilità, stimolare curiosità e favorire l’interesse turistico, rievocando, fra storia e leggenda, la ricchezza intrinseca del nostro patrimonio storico». E l’autrice ha contribuito a riscattare il territorio e a offrire un’immagine più ammaliante, capace di rendere suggestivo ogni metro del suo suolo.

Il prof. Vento ha affermato: «I ludi di Enea, ravvivati due anni fa, oggi, con un’olimpiade virgiliana (in cui sono presenti le cinque gare: la regata, la corsa a piedi, il pugilato, il tiro dell’arco e il carosello equestre), meritano di essere ripresi anche con la partecipazione dei paesi del Mediterraneo e dei maggiori mezzi di comunicazione internazionali perché, così com’è conosciuta l’Eneide, i giochi di Anchise siano noti in tutto il mondo». Lo stesso Vento ha proposto l’istituzione di un’Accademia Virgiliana e che Pizzolungo assuma anche la denominazione di “Piana di Anchise” (idea lanciata dal compianto Paolo Camassa).

Ci si è augurati, da più parti, che questa presentazione sia l’inizio di una trasformazione radicale di Pizzolungo, sia dal punto di vista turistico, che economico e ambientale.

La serata è stata animata dalla fantastica coreografia dei balletti e musiche seducenti, che hanno trasportato i presenti indietro nel tempo, facendo rivivere il coinvolgimento a quei ludi dedicati a Enea e al padre.

SALVATORE AGUECI


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