Guadagnuolo – Giuseppe Frattalloni
La vasta eco suscitata dalla recente inaugurazione al Museo Civico di Caltanissetta della Sala della Cultura Nissena che espone, insieme alle sculture di Frattallone, la meravigliosa collana di ritratti degli “Uomini Illustri di Caltanissetta”, opera del pittore Francesco Guadagnuolo, ha stimolato la ristampa del volume omonimo contenente i ritratti di Guadagnuolo e le biografie di quei personaggi, scritte dal prof. Enzo Falzone, scomparso da alcuni anni.
La ristampa, amorevolmente curata dalla figlia di Enzo Falzone, prof.ssa Marina Falzone e patrocinata dal Lions Club “Caltanissetta Dei Castelli”, è stata presentata, con grande successo di pubblico, all’Auditorium del Liceo Scientifico nisseno “A. Volta” martedì 6 maggio 2014, con la partecipazione degli alunni degli Istituti Superiori della città, per avvicinare i ragazzi alla conoscenza di quei concittadini che hanno dato lustro alla terra d’origine con il prestigio delle loro opere.
Tra i personaggi ritratti da Guadagnuolo negli anni dal 1978/’79 ci sono: lo scrittore Pier Maria Rosso di San Secondo (1887-1956), il critico Luigi Russo (1892-1961), gli scultori Tripisciano e Frattallone, il musicista Luigi Cornia (1885-1927), il poeta Mario Gori morto nel 1970, l’attore Luigi Vannucchi, l’ingegnere Giuseppe Gabrielli (1903-1987) geniale progettista di brevetti aereonautici firmati con la sigla “G”, il filosofo e critico Rosario Assunto e tanti altri.
Mentre numerose slides presentavano i loro volti, Marina Falzone faceva rilevare l’importanza della collaborazione nata tra suo padre, autore del libro, con l’artista Guadagnuolo, autore dei ritratti. Grazie al loro lavoro, realizzato in simbiosi, quegli illustri personaggi del passato sarebbero potuti rimanere nella memoria dei posteri. Per questo la collocazione museale dei 23 ritratti di Guadagnuolo è stata voluta dal Comune per rendere omaggio al loro talento, affinché il ricordo non venisse cancellato, col passare del tempo, dall’indifferenza ed anzi potesse suscitare nei nisseni ammirazione e spunti di emulazione.
La prof.ssa Falzone ha inoltre illustrato, ai giovani presenti, la splendida carriera artistica del pittore Guadagnuolo, tracciando gli episodi più salienti che hanno determinato la sua notorietà internazionale. “E motivo d’orgoglio – ha detto, tra l’altro, la relatrice – parlare di Guadagnuolo perché è figlio di questa città, anche se romano d’adozione, mentre il suo talento è conosciuto in tutto il mondo”.
La relatrice ha letto poi la lettera di saluto di Guadagnuolo inviata al Presidente del Lions Club Dott. Rinaldi, che non è potuto intervenire ai lavori perché impegnato tra Roma e gli Stati Uniti in alcune mostre di quadri sul tema della santificazione dei due Papi, Giovanni XIII e Giovanni Paolo II. Un saluto che si è trasformato in messaggio di riflessione e di stimolo ai giovani ad apprezzare l’arte in tutte le sue espressioni. Ed i ragazzi che gremivano l’Auditorium hanno applaudito con trasporto, mostrando di averne bene recepito il significato. Anche Marina Falzone, nella presentazione del libro, ha sottolineato come la cultura sia un bene di ogni tempo in quanto arricchisce ognuno di noi. Riportiamo alcuni passi della missiva di Guadagnuolo: «La ringrazio del cortese invito che ha voluto riservarmi perché sono molto sensibile a tutte quelle iniziative che tendono a diffondere l’arte e la cultura nelle Scuole. I messaggi culturali di vario tipo, vanno indirizzati soprattutto ai giovani perché a loro si deve dare fiducia, in quanto costituiscono il nostro domani e il nostro futuro. La manifestazione di presentazione degli “Uomini Illustri di Caltanissetta” è un esempio di arte, cultura e civiltà; essi sono e rappresentano il nostro passato storico, sono lo specchio dell’identità culturale della Città. I ragazzi devono imparare a conservare e tutelare la nostra storia. Ognuno di noi ha in sé qualcosa del nostro trascorso più o meno importante: è questo che alla fine caratterizza l’individuo. Io, ad esempio, ho avuto nella persona del mio bisnonno, Luigi Cornia, un eccellente musicista, compositore, operista. All’età adolescenziale vedevo, a casa di mia nonna, una foto con un lumino sempre acceso, come si usava una volta. Chiedevo notizie di questo personaggio particolare, col cappello e il sigaro, e mi dicevano che era stato un grande musicista. Se è stato un grande musicista – chiedevo – dov’è la musica, dove si potrebbe ascoltare la sua musica? Nessuno mi sapeva rispondere. Alla sua morte, avvenuta all’età di 42 anni, i parenti non seppero tutelare il suo patrimonio musicale. Questo fatto mi dava una certa inquietudine; dicevo a me stesso che bisognava fare qualcosa. Così incominciai a cercare la sua musica presso parenti, amici, allievi. Trovai degli spartiti musicali, romanze, pezzi per pianoforte, una nota marcia funebre che si suona ancora oggi durante la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta. Da lì ho cominciato ad organizzare qualche concerto. Ricordo che il primo concerto è stato con gli “Amici della Musica” nel 1977; allora è stato il tenore Giuseppe Pastorello che mi ha dato la possibilità di realizzare questo mio desiderio. Ho accompagnato il concerto con una mostra di miei quadri dedicata al mio bisnonno Luigi Cornia. E’ stato un successo. Mi sono sentito tanto felice perché ero riuscito a dare memoria ad un musicista ricordato soltanto da qualcuno, ancora vivente, che lo aveva conosciuto.
Questo episodio mi ha fatto riflettere su quanti Uomini in vita hanno seminato idee, hanno esercitato un’operosità tale da far crescere intellettualmente la città e spesso non si ricordano più perché nessuno ha fatto in modo di lasciarne il ricordo ai posteri. Da quell’esperienza pensai di realizzare una serie di ritratti degli Uomini Illustri che hanno caratterizzato la nostra Città. Raccontai questa mia idea ad Enzo Falzone, che ne fu entusiasta. Nacquero così le biografie e i ritratti degli Uomini Illustri di Caltanissetta. Io realizzai i ritratti ed Enzo Falzone scrisse le biografie. Ne parlammo, per l’organizzazione, con l’allora Presidente della “Pro Loco” Aldo Giammusso ed anche lui ne fu entusiasta. La Mostra venne realizzata nel 1978 e visto il successo ottenuto, ne preparammo un’altra nel 1979. Di tutta la serie, costituita da 40 quadri, acquisiti dal Comune di Caltanissetta come patrimonio culturale della Città, 23 quadri si trovano oggi nel Museo Civico “Michele Tripisciano” di Caltanissetta, in una sala chiamata “Sala della Cultura Nissena Giuseppe Frattallone”, inaugurata il 14 marzo 2014 dal sindaco Campisi. Pertanto invito voi ragazzi, magari accompagnati dai Docenti, a visitare questo luogo che conserva l’arte e la memoria storica della nostra città. Per capire una città, bisogna addentrarsi nei suoi contenuti, non basta osservare il complesso di elementi urbani che rappresenta il centro storico, osservare i suoi monumenti, le Chiese, i Palazzi, ma è necessario apprendere la loro storia, come sono nati e chi è stato l’autore di ogni opera d’arte. Questo porta inevitabilmente a investire e sicuramente poi a capitalizzare sul presente e sul futuro della nostra cultura operando nella ricerca dell’identità. Riflettiamo un momento e domandiamoci, da Nisseni, quali sono gli elementi distintivi che caratterizzano la nostra città. Sono sicuro che vi appassionerete e cercherete di farle conoscere. Sono queste caratteristiche che rendono una città singolare, diversa dalle altre, dove agli uomini, con il loro sacrificio e il loro ingegno, è permesso di fare crescere la nostra città, aperta alla cultura nazionale ed internazionale. Per questo bisogna farla conoscere e diffonderla tramite le tecnologie di cui oggi disponiamo, in modo che possano usufruirne tutti coloro che lo desiderano. Questa è la mia speranza e penso anche la vostra. Saluto calorosamente il pubblico e coloro che sono intervenuti e spero che, in un’altra occasione, potremo salutarci personalmente. Grazie, Francesco Guadagnuolo».
Oggi, i quadri recuperati attraverso una paziente ricognizione hanno trovato degna collocazione nella nuova Sala del Museo Civico, vicino alle sculture di Frattallone e di Tripisciano. Una trilogia artistica di celebrità accomunate dal luogo d’origine e dall’amore per la loro città. Esporre le proprie opere insieme alle sculture di due grandi dell’Ottocento è motivo di orgoglio e soddisfazione per Guadagnuolo, il quale con queste opere giovanili aveva voluto rendere omaggio alla propria città natale.
In quegli oli, infatti, c’è tutta l’arte di un grande ritrattista che, al di là della somiglianza fisica, ha saputo cogliere le peculiarità più profonde dell’animo e del talento di ogni personaggio. Questi quadri che ritraggono gli “Uomini Illustri di Caltanissetta” compongono – a parere di critici ed osservatori che hanno visitato l’esposizione museale – una collezione di particolare pregio perché oltre a far conoscere personaggi del passato che hanno raggiunto la notorietà, rivelano il talento dell’artista già al suo esordio giovanile. Infatti, in quei ritratti si profila la straordinaria forza di carattere di un giovane pittore combattuto fra la passione per l’arte ed il bisogno di identificare il senso della vita.
FRANCO RUSSO