Presentato “SPORT E SALUTE” il primo progetto della Fondazione Sef Torres 1903, associazione di tifosi della Torres 1903 che segue i positivi principi di coinvolgimento attivo dei tifosicon il club e la comunità di riferimento(qui dettagli).
Di seguito la comunicazione sui dettagli dell'iniziativa, realizzata con il patrocinio dell’Ordine dei Medici di Sassari, dalla pagina Facebook del collettivo FondazioneSef Torres 1903:
Cari amici, Fondatori e Sostenitori, con grande soddisfazione e un pizzico di orgoglio, questa mattina, nei locali messi a disposizione da Capitta & Partners, in via Zanfarino 14, abbiamo presentato “SPORT E SALUTE” il primo progetto della Fondazione Sef Torres 1903. Si tratta di Incontri di sensibilizzazione rivolti a tecnici, atleti e genitori su tematiche quali la medicina dello sport applicata al calcio e la nutrizione sportiva. Di seguito i dettagli del progetto. Per qualsiasi comunicazione la nostra mail è fondazioneseftorres1903@gmail.com
“SPORT E SALUTE”Il primo progetto della Fondazione SEF Torres 1903
Premessa:Tra gli scopi previsti dallo Statuto della Fondazione SEF Torres 1903, c’è quello di offrire un servizio di informazione alle società che operano nel settore dello sport. E’ da qui che parte l’idea per la realizzazione del primo progetto della Fondazione: promuovere la formazione sportiva ed educativa dei giovani sportivi locali, tramite dei convegni che trattino i temi della sana partecipazione alla pratica sportiva, per assicurare un corretto sviluppo dei ragazzi delle fasce di età più piccole.
Obiettivi:
Promuovere l’educazione e la formazione sportiva dei giovani, attraverso una serie di eventi dedicati alla corretta pratica dello sport in generale e del calcio in particolare, per favorire il giusto approccio allo sport tra i bambini e i ragazzi. È l’idea che ispira “Sport e salute”, la prima iniziativa ideata e organizzata dalla “Fondazione Sef Torres 1903”.
Finalità del progetto:Sensibilizzare a riconoscere e ad avere maggiore percezione di che cos’è una corretta postura e quanta importanza può avere sullo sviluppo psicofisico del bambino e delle sue relazioni con il coetaneo e con la società di oggi. Stimolare i ragazzi ad adottare uno stile di vita sano tramite una corretta alimentazione. Istruire i giovani (ma anche i genitori e gli allenatori) su come intervenire in seguito ad eventi traumatici verificatosi durante le attività agonistiche. Sostenere l'importanza della valenza educativa e del divertimento, informare sull'età evolutiva e sulle dinamiche relazionali di gruppo, sostenere l'importanza di dialogare con le famiglie e di fornire loro informazioni complete.Analizzare le cattive abitudini alimentari che portano all'obesità, valutare i bisogni energetici necessari allo svolgimento delle attività giornaliere e agonistiche (con riferimento anche ai giovani affetti da diabete).«Attraverso questa iniziativa e altre che abbiamo già messo in cantiere vogliamo contribuire all'educazione sportiva dei più giovani, in collaborazione con tutte i soggetti che hanno voce in capitolo, dalla famiglia alla scuola e alle società sportive», spiega il presidente della Fondazione, Umberto Carboni. «Riteniamo che il progetto che abbiamo ideato e realizzato possa aiutare il mondo dello sport giovanile a focalizzare e valorizzare tra i ragazzi le reali motivazioni e i veri valori – aggiunge Carboni – con cui ci si deve approcciare alla pratica sportiva, intendendola come parte integrante di un percorso di crescita e di formazione fisica, mentale e culturale».Con il progetto “Sport e salute”, la Fondazione vuole collaborare a eliminare dalla quotidianità dei bambini e dei ragazzi le cattive abitudini legate alla sedentarietà sensibilizzandoli a riconoscere e ad avere maggiore consapevolezza dell’importanza di una sana, costante e corretta attività fisica. Per farlo, la Fondazione si avvarrà di un team di professionisti che animerà gli incontri con i giovani atleti. Dal podologo al posturologo, dall'esperto di scienze motorie e sportive al fisioterapista, dal nutrizionista al diabetologo, dall'ortopedico allo psicologo, saranno tantissimi i temi trattati nel corso dell’intero progetto.
Modalità di svolgimento:Gli incontri, fissati con largo anticipo tramite un calendario stilato dall’equipe, avranno la durata di un’ora e mezzo circa e saranno così organizzati:
Nutrizionista: incontro con allenatori, incontro con genitori (diviso per fasce d’età), incontro con i bambini/ragazzi (diviso per fasce d’età).
Psicologo: incontro con allenatori, incontro con genitori (diviso per fasce d’età), incontro con i bambini/ragazzi (diviso per fasce d’età).
Ortopedico e fisioterapista: per le categorie micro micro, micro, pulcini e mini è richiesta la presenza dei genitori e degli allenatori; per le categorie esordienti, giovanissimi, allievi e juniores è richiesta la presenza di atleti, genitori e allenatori.
Podologo e posturologo: per le categorie micro micro, micro, pulcini e mini è richiesta la presenza dei genitori e degli allenatori; per le categorie esordienti, giovanissimi, allievi e juniores è richiesta la presenza di atleti, genitori e allenatori.
Le società interessate dovranno mettere a disposizione una sala con un numero di posti a sedere necessario per accogliere i presenti.L’iniziativa, in questa prima fase di avvio sperimentale, si rivolge alle scuole calcio di Sassari, ma l’obiettivo è quello di coinvolgere in futuro i vivai di tutte le altre discipline sportive, come pallavolo, pallacanestro e pallamano, tanto per citare sport particolarmente popolari e molto praticati in città e in tutto il Nord Ovest Sardegna. Il progetto partirà il prossimo settembre e si concluderà a maggio del prossimo anno, per essere eventualmente replicata nel corso della successiva stagione agonistica.Il progetto “Sport e salute” gode del patrocinio dell’Ordine dei Medici di Sassari.