Dopo l’ultimo turno che ha visto il rallentamento della Roma, e un middle-week europeo con più luci che ombre per le nostre rappresentanti, andiamo a presentare la dodicesima giornata, dove un match spicca su tutto il resto del cartellone. E’ quello tra le due inseguitrici, che approfittando del mezzo passo falso dei capitolini si sono riavvicinate in classifica, ma anche delle due squadre più accreditate, a inizio stagione, della vittoria finale: Juventus-Napoli. Le luci dei riflettori, gli occhi degli appassionati e i taccuini e le telecamere dei media di tutto il mondo saranno tutti puntati sullo “Juventus Stadium”; e ovviamente particolare attenzione a questa sfida sarà data dai tifosi della Roma, squadra cui nessuno dava così tanto credito a inizio campionato, che sperano vivamente che l’antico proverbio “tra i due litiganti il terzo gode” trovi la sua attuazione a Maggio. Come sappiamo il campionato italiano è pieno di belle storie, tutte da raccontare, quindi oltre alla super-sfida ci sono altre nove partite da seguire; dunque andiamo con ordine.
Si comincia sabato alle 18: Catania-Udinese. Etnei reduci dalla doppia trasferta Juventus-Napoli con altrettante sconfitte; gli impegni erano proibitivi, non era in quei campi che si chiedevano i punti salvezza. A Napoli il Catania ha dato piccoli segnali di ripresa; se non altro ha il merito di essere rimasto in partita fino alla fine. La squadra paga la condizione fisica ancora non ottimale e i numerosi infortuni, cui si è aggiunto quello pesante di Bergessio; sarà fondamentale il pieno recupero di Maxi Lopez, già visto in campo a Napoli. La sfida odierna è di fondamentale importanza per non perdere ulteriore contatto con le altre squadre impegnate nella lotta salvezza. L’Udinese è reduce dalla sconfitta interna contro l’Inter (la seconda consecutiva dopo quella con la Roma, dopo più di un anno d’imbattibilità interna). La squadra appare irriconoscibile rispetto a quella dello scorso anno, nonostante sia cambiata poco nei titolari; comunque il valore della rosa è tale che non avrà problemi di classifica. A Catania c’è la possibilità di una pronta riscossa per i ragazzi di Guidolin.
Passando alla domenica, il menu che ci è offerto all’ora di pranzo è Genoa-Verona, ore 12:45 a Marassi. Bella sfida tra due squadre in ottima forma. 3 vittorie nelle ultime 4 partite per i grifoni; di mezzo c’è solo la sconfitta con la Juventus. L’avvento di Gasperini ha risvegliato entusiasmi sopiti in tutto l’ambiente, e i risultati fanno il resto; 10 punti sulle 5 partite della sua gestione. L’abbondanza di esterni offensivi presenti in rosa facilita la disposizione tattica preferita dal mister ed esaltano un bomber d’area come Gilardino. Anche Perin ha preso sicurezza tra i pali, trasmettendola a tutta la difesa; sembra tornato una promessa su cui fare affidamento piuttosto che un facile bersaglio di attaccanti avversari. Il Verona ha mantenuto il 4° posto in classifica (in coabitazione con l’Inter) capitalizzando al massimo le due partite casalinghe, dove ha fatto bottino pieno in tutte e sei le partite disputate. Solo il Verona che vinse lo scudetto aveva più punti dopo 11 giornate. Un piccolo miracolo per una neopromossa che mirava esclusivamente a lottare per la salvezza e che, con i suoi 22 punti, è già oltre la metà dell’opera a inizio novembre. Una rosa non eccelsa ma con ottime individualità quali Iturbe, Jorginho e Jankovic, senza dimenticare il terminale offensivo evergreen Luca Toni, che sembra rendere al meglio quando impiegato da unica punta. Merito indubbio a Mandorlini per questa favola che la squadra scaligera, e i suoi tifosi, stanno vivendo. Il pareggio potrebbe accontentare entrambe le squadre, ma spero che prevalga la voglia di vincere.
Altra sfida interessante della domenica pomeriggio è quella tra Parma e Lazio. Il Parma è una delle squadre più in forma del campionato. Contro la Lazio cercherà la vittoria che le permetterebbe l’aggancio in classifica. Pur nella sconfitta con la Juventus, la squadra emiliana ha messo in mostra l’ottima organizzazione di gioco; molto ordinati e ben messi in campo da Donadoni, con ottime individualità, Biabiany su tutti. Avversario sarà la Lazio, reduce dalla pesante sconfitta interna subita dal Genoa (sua bestia nera degli ultimi anni). La partita è finita tra i fischi dei propri tifosi. Una nuova sconfitta a Parma rimetterebbe in discussione la posizione di Petkovic. Pur essendo al 7° posto, quindi capolinea del gruppo di squadre, facendo un paragone ciclistico, dopo i due mini-gruppi da tre squadre che dominano (Roma, Juventus e Napoli) e che inseguono (Inter, Verona e Fiorentina), la sensazione che si ha della Lazio è di un ridimensionamento delle ambizioni e delle potenzialità rispetto allo scorso anno. Sarà difficile raggiungere la zona Europa se non si trova la continuità di risultati e scongiurare un campionato anonimo.
Le altre due partite del pomeriggio sono Atalanta-Bologna e Cagliari-Torino. A Bergamo l’Atalanta cercherà la vittoria contro una squadra che ha trovato una recente continuità di risultati; 7 punti nelle ultime 3 partite mantenendo la porta inviolata. Obiettivo del Bologna è allungare a 4 le partite senza subire gol. Per l’Atalanta l’occasione di riscattare la prestazione negativa di Livorno, dove ha sicuramente pagato l’espulsione di Carmona ma ha altresì registrato un passo indietro rispetto alle ultime esibizioni. A Cagliari per Lopez credo sia l’ultima occasione per evitare un SMS di Cellino dagli USA che ne sancisca l’esonero. Fallire anche questo impegno casalingo, contro una diretta concorrente per la salvezza, quando si viene da 3 sconfitte consecutive con 1 solo gol segnato e 7 subiti, credo sia insopportabile per un Presidente che non fa della pazienza la sua maggior virtù. Di contro il Torino si presenta in Sardegna forte dell’impresa nell’aver fermato la marcia record della Roma; prestazione quella contro i giallorossi andata anche oltre i propri limiti, causa molti assenti in una rosa non abbondante. Per più di un’ora è stato un Cerci contro Roma. Non me ne vogliano i tifosi del Torino se affermo che un giocatore come Cerci è un lusso per questa squadra, una spanna sopra tutti gli altri compagni; ora che ha trovato una maturità caratteriale, oltre che tecnica, può ambire a ben altri palcoscenici. Buon per il Torino, poiché Cerci sposta sicuramente gli equilibri nella lotta salvezza.
Ed eccoci arrivati al big-match di giornata: Juventus-Napoli. Alle 20:45 lo “Juventus Stadium” si vestirà a festa per la sfida tra le inseguitrici della sorprendente Roma. Le due squadre sono reduci dagli impegni di Champions League ma l’importanza della sfida farà dimenticare qualsiasi sintomo di stanchezza ai ventidue in campo. Entrambi gli allenatori hanno concesso un giorno di riposo dopo le sfide europee, convinti che sia importante recuperare sia fisicamente che mentalmente dopo impegni di una certa importanza e confidenti che poi la concentrazione verrà da se, senza importanti impulsi motivazionali da trasmettere. Giocando domenica sera, credo non avrà molta importanza nell’esito della sfida, e nella tenuta fisica, il giorno in più di recupero concesso alla Juventus dal calendario, essendo stata impegnata di martedì, a differenza dei partenopei che hanno giocato mercoledì. Che Juventus troveremo in campo domenica sera? Quella cinica e spietata vista contro il Parma oppure quella brillante e, per buona parte del match, dominatrice nella sfida al Real Madrid? In campionato la Juventus non subisce gol da tre partite, e sembra aver recuperato quella solidità difensiva che le ha permesso di vincere gli ultimi due campionati subendo meno gol di tutte. Solidità difensiva che era venuta a mancare nelle prime giornate quasi esclusivamente per marchiani errori individuali (peraltro ripetuti l’altra sera in Champions). A Parma si è invertita la tendenza che vedeva la Juventus costretta a costruire molto per concretizzare poco in gol; gara brutta, vinta con cinismo grazie ad una “quagliarellata” (chissà cosa darebbe l’attaccante di Castellamare di Stabia per decidere con la sua firma la sfida col Napoli!). In assenza di Pirlo c’è stata difficoltà nella circolazione della palla e lentezza nella manovra; manca una vera alternativa nella rosa bianconera che possa ricoprire il ruolo di direttore d’orchestra: sia Vidal che Pogba hanno altre caratteristiche. La squadra comunque ha confermato che la sua forza è nel collettivo; ha un’identità ben precisa e organizzazione di gioco collaudata. La condizione fisica è buona anche grazie alla rotazione scientifica che sta attuando Conte, una sorta di mini-turnover una volta raggiunto un certo numero di partite consecutive (l’unico escluso da questo schema è Tevez) ma limitato a pochi cambi contemporaneamente per non stravolgere l’anima della squadra. Credo che contro il Napoli Conte (vero valore aggiunto di questa squadra) riproporrà la difesa a 4 vista nella doppia sfida al Real Madrid; ciò permette di non rinunciare ad alcuno dei forti centrocampisti juventini (reparto più potente della squadra) e aumenta le possibilità di inserimento in zona gol di Marchisio, l’unico giocatore che ha avuto un rendimento sinora inferiore rispetto alle aspettative e alle sue potenzialità. Il Napoli che si presenta a Torino è euforico degli ultimi successi e cosciente della propria forza; forse ha sofferto più del previsto per avere la meglio del Marsiglia, così come nell’ultimo turno di campionato, pur non rischiando mai di mettere in discussione la vittoria, non ha avuto la capacità di chiudere la partita col Catania segnando il gol della sicurezza. E’ il miglior inizio nella carriera per Benitez; neanche nelle due stagioni vittoriose col Valencia aveva avuto un così brillante avvio di stagione. Nel suo 4-2-3-1 la forza maggiore è sicuramente rappresentata dai quattro del reparto offensivo, dove Callejon si conferma, giornata dopo giornata, la vera sorpresa d’inizio stagione. Nessuno si aspettava questo impatto con il campionato italiano: ha corsa, resistenza, tecnica e vede la porta come pochi nel suo ruolo (già 7 gol in stagione, di cui 6 in campionato). Anche Hamsik sta crescendo dopo un mese di appannamento, seguito peraltro ad un folgorante avvio. Higuain avrà voglia di far vedere le sue indubbie qualità a quello che fino a inizio Luglio sembrava dovesse essere il suo pubblico. La Juventus è la squadra che concede meno opportunità agli avversari, ma questo Napoli ha le potenzialità per metterlo in difficoltà. Soprattutto nella fase iniziale della partita la Juventus dovrà prestare particolare attenzione, avendo spesso sofferto in questa stagione di un approccio molle, mentre di contro il Napoli ha partenze forti (segnati 8 gol nel primo quarto d’ora di gioco); lo stadio sarà una bolgia, come chiede Conte in queste sfide, e questo dovrebbe essere il miglior viatico per evitare il pericolo. Ci sono tutti i presupposti per assistere a una bellissima partita di calcio; la vittoria, per entrambi, è troppo importante per evitare di vedere allontanarsi di nuovo la Roma.
Sono tante le risposte che chiediamo a questa interessante giornata di campionato. Riuscirà la Roma a evitare il tranello di dare per scontata la sua vittoria? Riprenderà la sua marcia trionfale solo parzialmente interrotta domenica sera? Chi tra Juventus e Napoli continuerà a vedere la Roma da vicino? Chi si allontanerà? Il Diavolo brucerà all’Inferno? Inter, Fiorentina e Verona si confermeranno?
Dopo questa giornata ci sarà la sosta per le Nazionali, quindi due settimane di tempo per riflettere e prendere decisioni anche importanti. La mia domanda finale è: quanti nuovi allenatori troveremo sulla panchina delle squadre della Serie A tra 15 giorni? E soprattutto, ci sarà Allegri?
Buon campionato a tutti!