La classifica comincia a delinearsi. Fanno 4 gol a testa le deluse da Champions, consolidando le proprie posizioni e allungando (Juventus) o riducendo (Napoli) le distanze dalla Roma bloccata a San Siro dal Milan. Inter che si allontana dalla zona Champions e sorpassata dalla Fiorentina al 4° posto. Questo ha scritto la 16esima giornata di campionato, che ha visto partite ricche di gol dove erano impegnate le prime 5 della classifica.
Passiamo ora a presentare la 17° giornata, ultimo turno prima della sosta natalizia, che si completerà domenica sera con il derby della Madonnina.
S’inizia sabato alle 18 con Livorno-Udinese. Il Livorno è reduce dalla sesta sconfitta consecutiva esterna, in cui ha segnato un solo gol. La squadra vista a Roma è apparsa timida, quasi rassegnata al suo destino. Ha subito passivamente per tutto il primo tempo la Lazio, trovando equilibrio solo nella ripresa grazie ad alcuni accorgimenti fatti da Nicola. Allenatore che ha ricevuto ulteriore fiducia da Spinelli ma obbligato a fare assolutamente risultato in questa partita se vuole passare un sereno Natale. Dopodiché lo stesso presidente dovrà aiutarlo nel rendere più concrete le possibilità di salvezza della squadra, intervenendo sul mercato. Tre-quattro innesti sono necessari, di cui uno che dia consistenza all’attacco, dove il pur bravo Paulinho appare troppo solo. In questa partita sarà assente Duncan squalificato. Anche l’Udinese non sta vivendo un momento felice e la classifica comincia a preoccupare. Brutta la prestazione casalinga col Torino, e tanto pesante quanto inaspettata la sconfitta patita; la squadra non riesce a trovare la continuità di risultati. La squadra è stata molle, senza idee e incapace di reagire anche dopo lo svantaggio. Ci si aspettava una diversa partita, e un risultato positivo, dopo le buone prestazioni contro Juventus e Napoli. Lo stesso Di Natale non appare in buone condizioni fisiche e sta iniziando a diventare un problema, non trovando la via della rete da fine ottobre, considerato anche la persistente assenza di Muriel, che dovrebbe tornare disponibile alla ripresa del campionato. Guidolin è stato molto autocritico, ma forse in questo momento alla squadra serve trasmettere serenità e non pessimismo.
Passiamo alle 20:45, dove l’anticipo del sabato sera ci propone Cagliari-Napoli. Quella di Parma è stata, probabilmente, la migliore prestazione esterna degli isolani, anche se continua a mancare la vittoria che avrebbe meritato e che si è infranta sul palo. Buona la personalità mostrata dalla squadra. Lopez dovrà sostituire lo squalificato Rossettini in difesa e trovare il partner dell’ottimo Sau in attacco, dove Nenè appare favorito sull’acciaccato Pinilla; Ibarbo tornerà disponibile solo a Gennaio. La partita col Napoli è sempre molto sentita dal pubblico sardo e la squadra cercherà di non deludere le aspettative dei propri tifosi, anche se l’impegno appare proibitivo. Il Napoli che si presenta in Sardegna è reduce dalla vittoria conseguita contro l’Inter che ha rilanciato le ambizioni Champions e mantenuto invariate le distanze dal vertice. E’ stata la vittoria di Benitez perché ottenuta con l’arma del contropiede, proprio contro Mazzarri che nella sua gestione a Napoli ne aveva fatto il suo marchio di fabbrica. Inoltre vendetta servita fredda all’Inter che lo liquidò, dopo solo 6 mesi, tre stagioni fa. Nonostante la vittoria, comunque, la squadra ha evidenziato i soliti problemi nella fase difensiva. Stavolta hanno prevalso la forza e la qualità del suo potenziale offensivo, anche grazie ai correttivi in corsa di Benitez che ha (finalmente aggiungo io, dopo quanto ho scritto la scorsa settimana) inserito il terzo centrocampista per difendere il risultato. Sempre più decisivo Higuain (quando lui va in gol, il Napoli vince sempre), ancora in rete Callejon (al 10° centro stagionale compresa la Champions) ma, secondo me, migliore in campo Mertens: ottimo giocatore che a mio parere deve essere impiegato con più continuità. Questa volta impiegato da trequartista, nel ruolo solitamente ricoperto da Hamsik (che rientrerà dopo la sosta), si è esaltato avendo nelle sue caratteristiche dribbling e tiro, nonché la capacità di svariare su entrambi i lati. Ancora a secco Insigne, cui Pandev ha tolto la possibilità dal dischetto di realizzare il primo gol in campionato. La partita di Cagliari per il Napoli è partita da vincere per dare continuità alle vittorie e mantenere almeno inalterate le distanze da chi lo precede in classifica; l’obiettivo è la lotta scudetto e, visto come corre la Juventus, è impensabile perdere ulteriore terreno.
Passiamo alla domenica e iniziamo dalle 12:30 con Bologna-Genoa. Brutto il passo indietro fatto registrare dal Bologna nell’ultima partita. Non tanto nel risultato, ci sta perdere a Firenze, quanto in quello della prestazione e dell’atteggiamento in campo. Squadra fragile sia tecnicamente che caratterialmente, nessuna reazione allo svantaggio; impotenza assoluta. Il Bologna ha perso il 50% delle partite giocate e non vince da fine Ottobre, quando sconfisse il Cagliari. I limiti dell’organico sono evidenti: ottimo Diamanti, buoni Kone e Perez, il resto della rosa è di livello discreto e nulla più; la qualità in rosa non eccelle. Partita decisiva per Pioli. Non ci sarà alternativa alla vittoria per continuare il lavoro a Bologna. La tifoseria, che ha molto contestato ultimamente, credo sarà al fianco della squadra per aiutarla a ritrovare la vittoria e risollevare, seppur minimamente, la classifica. Il Genoa, nonostante l’emergenza infortuni, ha sfiorato la vittoria nell’ultima partita casalinga, sfumata solo in extremis. Merito di Gasperini che ha dato un equilibrio alla squadra, risentendo solo minimamente delle assenze. Ancora decisivo Perin con le sue parate; sta acquisendo maturità e consapevolezza dei propri mezzi partita dopo partita. Nella partita odierna oltre a Kucka (stagione finita) saranno sicuramente ancora assenti Portanova, Lodi e Vrsaljko.
Andiamo alle partite delle ore 15 e iniziamo da Bergamo, dove allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” si sfidano Atalanta e Juventus. Grazie al gol di De Luca in pieno recupero, l’Atalanta ha interrotto la serie di sconfitte consecutive esterne; quella che si stava concretizzando a Genova sarebbe stata l’ottava partita persa in trasferta. Invece punto importante per muovere la classifica e che da morale alla squadra in vista della difficile partita odierna, dove Colantuono conta di recuperare alcuni degli infortunati che hanno decimato la squadra negli ultimi turni, soprattutto in difesa: Raimondi, Yepes, Lucchini, Bellini e Bonaventura. Non tutti saranno rischiati, ma almeno un paio sono sicuro che saranno tra i titolari. Recuperi importanti che aumenteranno la solidità della squadra, chiamata a fronteggiare la capolista. Ottava vittoria consecutiva senza subire reti, parziale di 19-0 fra gol fatti e subiti nelle ultime 8 partite, 730 minuti d’imbattibilità per Buffon, +5 rispetto al campionato scorso e +10 rispetto alla prima Juventus scudettata di Conte. Bastano questi numeri per spiegare la Juventus attuale, senza necessità di aggiungere altro. Il contraccolpo per l’uscita dalla Champions non c’è stato. C’è stata piuttosto la reazione di una grande squadra che ha spazzato via il Sassuolo senza alcuna difficoltà. Lo stesso Sassuolo che aveva bloccato sul pareggio sia Napoli che Roma (sul proprio campo), cioè le due rivali più accreditate per contendere lo scudetto alla Juventus. Merito del carattere dei giocatori bianconeri e delle capacità motivazionali che sa trasmettere Conte ai suoi ragazzi, oltre ovviamente alle qualità tecniche e all’organizzazione di gioco assimilata a memoria. L’emblema della squadra è Tevez che anche sul 4-0 continua a mostrare cattiveria in campo e rincorre avversari per recuperare palloni. Con la tripletta dell’ultima partita ha raggiunto già 10 gol, accompagnati da 4 assist. Con 14 vittorie su 16 partite la Juventus sta tenendo un’andatura a livello record; Conte non ha alcuna intenzione di rallentare prima della sosta natalizia, cercando di ottenere la nona vittoria e mantenere così il largo vantaggio sulla Roma, prossima avversaria diretta alla ripresa in Gennaio.
Da Bergamo passiamo all’Olimpico di Roma, dove la squadra capitolina affronta il Catania. Quasi un testa-coda questa sfida e apparentemente impegno facile per i ragazzi di Garcia. Buona la prestazione della Roma in quel di Milano, con l’unico torto di non aver chiuso la partita quando ne ha avuto la possibilità; due volte in vantaggio, due volte raggiunta. Mantiene l’imbattibilità, unica squadra del campionato, ma vede la Juventus allontanarsi ancor di più: da + 5 a -5 in 6 partite, frutto di una sola vittoria e ben 5 pareggi. Subisce 2 gol in una partita per la prima volta in stagione, allarme da non sottovalutare. Nella sfida odierna dovrà fare a meno di Castan infortunato, oltre a De Rossi e Strootman squalificati. Sicuramente assenze pesanti, soprattutto quella duplice a centrocampo, parzialmente attutita dal rientro di Pjanic, che costringeranno Garcia a modificare sostanzialmente la formazione e forse anche il modulo. Non ci sono invece problemi davanti dove, oltre al recupero di Totti ormai completato, sta ritrovando la forma migliore Mattia Destro, a segno in entrambi le sue presenze stagionali. Pronostico nettamente a favore della Roma (nonostante la difficoltà ambientale della curva sud chiusa al pubblico) che non può concedere ulteriori vantaggi di classifica né alla Juventus né a Napoli e Fiorentina che inseguono. Il Catania occupa l’ultimo posto in classifica e la sfida odierna non sembra rappresenti l’occasione ideale per una svolta positiva. Sta lentamente recuperando i suoi giocatori infortunati ma perde Spolli per squalifica. Nell’ultima partita casalinga con Izco e Bergessio, seppur a partita in corso, è migliorata la qualità della manovra e anche la partecipazione emotiva e di carattere. Ha trovato il portiere avversario sulla sua strada che gli ha impedito di conquistare l’intera posta in palio. Squadra comunque calata alla distanza e che mantiene tutti i suoi problemi, a partire dall’organico che deve essere rinforzato immediatamente alla riapertura del mercato. Solo così, e con il recupero di tutti gli uomini infortunati, può ritrovare fiducia nel continuare a credere alla salvezza.
A Reggio Emilia si sfidano Sassuolo e Fiorentina. La prestazione degli uomini di Di Francesco a Torino è stata volenterosa ma nulla più. Ha recitato la parte dello sparring partner non facendo un solo tiro in porta in tutta la partita. Discutibile anche la scelta del mister di rinunciare al tridente e di schierarsi a specchio con gli avversari, come spesso accade quando una squadra affronta la Juventus; sicuramente né il risultato né la prestazione hanno premiato la scelta tecnica di Di Francesco. Con il rientro di Berardi la squadra aumenta la sua qualità e pericolosità in avanti, dove anche Zaza riprenderà sicuramente il posto da titolare. Dura la sfida odierna del Sassuolo, ma ancor più dura la sfida che attende nuovamente Acerbi. E’ questa la battaglia più importante da vincere! Forza Francesco, in bocca al lupo, ti aspettiamo presto in campo. La Fiorentina vista col Bologna ha fornito una delle migliori prestazioni stagionali: lucida, concentrata e determinata per tutta la partita. Non ha subito reti per la prima volta in casa. Ancora una volta Borjia Valero, arrivato al 5° gol, è stato il migliore in campo. Si rivede Ilicic che festeggia con un gol la sua prima partita da titolare, mentre continua a non trovare spazio Pizarro. Le prospettive di vittoria odierne sono affidate prevalentemente alla vena realizzativa di Rossi, capocannoniere con 13 reti, di cui 8 nelle ultime 5 gare casalinghe. Serve un Giuseppe Rossi in formato Pepito anche in trasferta, soprattutto oggi, dove sarà assente Cuadrado per squalifica, oltre al solito Gomez non ancora recuperato, per ottenere quella vittoria obbligata per continuare a perseguire l’obiettivo Champions.
Verona-Lazio è sfida tra la rivelazione del campionato e una tra le maggiori delusioni, rapportato alle potenzialità dell’organico e alle attese di inizio stagione. Verona saldamente al 6° posto in classifica che torna finalmente da una trasferta con un punto, dopo 3 sconfitte consecutive, e senza subire reti. Se Iturbe fosse stato più lucido in un paio di azioni nel finale, il bottino avrebbe potuto essere pure maggiore. E’ altresì giusto ricordare che in precedenza il risultato è stato tenuto bloccato dall’ottima prestazione del portiere Rafael. Il Verona ha ottenuto la maggior parte dei suoi punti nel suo stadio e oggi cercherà di confermare quest’andamento. La Lazio vista contro il Livorno è stata la migliore della stagione; avversario aggredito e tante occasioni create. Primo tempo giocato molto bene, prestazione di carattere che fa morale. Decisivo Klose che ritrova il campo e va subito in gol con una doppietta (più un palo che gli nega il terzo sigillo); quando c’è lui è tutta un’altra Lazio, anche se stavolta è tutta la squadra ad aver fornito una bella prestazione. Sicuramente la vittoria ha raddrizzato la classifica, ma la situazione critica in cui era piombata la squadra non può dirsi chiusa. La stessa situazione Petkovic non è ancora ben definita. Lotito, contestato duramente dalla tifoseria, non ha rassicurato l’allenatore ed io resto convinto che, indipendentemente dal risultato, questa sarà l’ultima partita di Petkovic sulla panchina della Lazio. Sarà assente della sfida lo squalificato Hernanes.
Il Torino cercherà di consolidare il 7° posto sfidando il Chievo. Bella e meritata la vittoria esterna conseguita a Udine che permette ai granata di occupare un’onorevole posizione in classifica. La squadra di Ventura sta vivendo un momento magico: 3 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 4 partite. La squadra sta raccogliendo quei punti che aveva sciaguratamente gettato al vento in molte delle precedenti partite. Ora è addirittura diventata cinica; a Udine segna 2 gol con soli 3 tiri in porta, rischiando comunque quasi nulla dietro. Sono indubbi i meriti di Ventura che ha dato una buona organizzazione alla squadra e un’identità definita. In questa sfida sarà chiamato a fornirne ulteriore prova dovendo sopperire alle assenze di El Kaddouri infortunato, di Farnerud squalificato e di D’Ambrosio ormai ai margini della squadra causa mancato rinnovo contrattuale e che sarà ceduto in Gennaio; molte le squadre interessate a lui. Il Chievo, con la sconfitta interna patita dalla Sampdoria, ha interrotto la serie consecutiva di vittorie iniziata con la gestione Corini. Non subiva gol dalla 10° giornata contro la Roma; l’imbattibilità di Puggioni si ferma a 489’. Niente di drammatico questa sconfitta interna, ma la strada per la salvezza è ancora lunga. Credo che il settore in cui Corini deve apportare modifiche sia quello offensivo, dove Thereau appare troppo solo; uno fra Paloschi e Pellissier deve giocare per aumentare la qualità e la forza in attacco. In difesa Corini dovrà sostituire Cesar squalificato in questa partita, dove il Chievo cercherà di riprendere quanto lasciato per strada domenica scorsa.
Concludiamo con le partite delle 15 andando a Genova, dove si sfidano Sampdoria e Parma. La squadra ligure appare rigenerata da quando è guidata da Mihajlović; con lui striscia positiva di 5 partite compresa la Coppa Italia. L’allenatore serbo ha lavorato principalmente sulla fase difensiva; sono solo 2 i gol subiti. Subisce poco, soffre poco e poi si affida alle individualità dei 4 attaccanti, dove spiccano Eder, autore di 6 gol in stagione (gli ultimi 2 per giunta segnati di testa, lui che un gigante non è) e Gabbiadini, però assente in questa sfida per squalifica. La classifica è stata raddrizzata, ma il percorso da fare per uscire definitivamente dalla zona rossa è appena iniziato. La partita odierna offre la possibilità, in caso di vittoria, di sorpassare il Parma, squadra che ha fallito la vittoria, domenica scorsa, nel giorno in cui festeggiava il suo centenario. E’ stato il terzo pareggio consecutivo per la squadra di Donadoni, buono per muovere la classifica ma non appagare le aspettative di allenatore e società. Buona la prestazione di Biabiany; è soprattutto su di lui che i tifosi confidano per uscire con un risultato positivo da Marassi. Manca il ritorno tanto atteso da ex di Cassano, fermato dal giudice sportivo.
La giornata si chiude domenica sera, alle 20:45, a San Siro con il derby Inter-Milan. Inter che ha trovato a Napoli la seconda sconfitta stagionale, dopo i 3 pareggi consecutivi. E’ stata comunque la miglior prestazione esterna stagionale della squadra di Mazzarri. L’Inter delle ultime partite ha perso la solidità difensiva: 7 gol subiti nelle ultime 2 partite, 9 nelle ultime 4, chiuse tutte senza vittorie. Manca la qualità in molti singoli e lo stesso Mazzarri sta cercando l’assetto ideale, cambiando spesso i suoi difensori centrali. A inizio stagione il migliore era stato Campagnaro, poi l’infortunio l’ha bloccato e dal suo rientro la situazione non è migliorata. Non serve essere il miglior attacco se poi manca l’equilibrio tattico. La zona Champions si sta allontanando, anche se forse l’obiettivo più realistico in quest’anno “zero”, come lo definisce lo stesso Mazzarri, è il rientro in Europa anche attraverso la Coppa meno prestigiosa.
Juventus e Roma manterranno invariato il distacco in classifica prima dello scontro diretto d’inizio anno? Il Napoli supererà l’ostacolo ambientale della difficile trasferta in Sardegna? La Fiorentina continuerà la sua marcia di avvicinamento alla zona Champions? Chi vincerà il derby? Riuscirà Thohir a festeggiare la sua prima vittoria da presidente? Berlusconi con la sua presenza avrà effetti benefici sulla squadra? Sarà un Natale più sereno per Mazzarri o Allegri? Riusciranno Torino e Verona a confermare e consolidare l’ottimo piazzamento in classifica? Sono queste le domande che chiediamo all’ultima giornata di campionato del 2013; al campo le risposte.
Buone feste, un sereno Natale in famiglia a tutti i miei lettori, che hanno avuto la pazienza di arrivare a leggere queste ultime righe, e a tutti i protagonisti del nostro campionato. Ci ritroviamo nel 2014.
Buon campionato a tutti!