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Presentazione di L’uomo che manca di Giovanni Dozzini all’Isola del Cinema

Creato il 05 agosto 2012 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

L'uomo che manca - Giovanni DozziniMartedì 7 agosto, alle 19, Giovanni Dozzini presenterà il suo romanzo L’uomo che manca (Lantana), libro del mese di dicembre 2011 della trasmissione radiofonica Fahrenheit, all’Isola del Cinema. All’incontro, che si terrà all’Isola Tiberina, zona schermo Tevere, insieme all’autore parteciperà Eleonora Rossi di Via dei Serpenti (qua trovate la sua recensione del romanzo L’uomo che manca).
Segue la scheda del libro.

«Dozzini racconta con sensibilità neorealista la nuova provincia italiana, tra la solitudine degli immigrati, le chiacchiere dei bar e un bel colpo di scena finale».

Daniele Castellani Perelli, Il Venerdì di Repubblica

«In questo Paese dove si parla di “tragica fatalità” e “morti bianche” ben venga un romanzo che imperniato su un incidente sul lavoro riesce a far riflettere sul baratro che ogni volta che qualcuno muore per lavoro si apre sui familiari e, dovrebbe, anche per tutta la nostra società».

Michele De Mieri, L’Unità

«È un romanzo sociale atipico, capace di mirare dritto allo stomaco, mettendo in discussione l’ordinaria visione delle cose, L’uomo che manca».

Isabella Spagnoli, La Gazzetta di Parma

L’uomo che manca
Lantana Editore, 2011

160 pp, 15 euro

Una famiglia albanese perfettamente integrata. Di onesti lavoratori, direbbe un cronista del Tg2: Altim lavora in un cantiere edile nella campagna di Nocera Umbra, sua moglie Jonilda fa la barista in paese. I due figli gironzolano tra i rottami del terremoto del 1997. Oggi non c’è scuola, è un freddo mattino di marzo. Succede qualcosa: Altim cade da una piattaforma ed è ricoverato in rianimazione all’ospedale di Perugia. È questo il punto da cui traggono origine le storie che si intrecceranno nel corso del romanzo. Quella di Alessandro, il giovane e cinico avvocato che si occupa del caso e che cura gli interessi della ditta in cui è impiegato Altim. Quella di Marta, il medico che si occupa di Altim e ha a che fare con Alessandro nella sua maldestra ricerca di elementi utili alla difesa dell’imprenditore. Quella di Jonilda, sempre sullo sfondo, che si compone grazie ai racconti e le confidenze degli altri personaggi. Un romanzo che recupera una delle tradizioni più illustri della nostra narrativa, quella di Vittorini e di Pratolini, del neo-realismo, del romanzo sociale, dell’attenzione agli «ultimi». Una tradizione poco frequentata dalla generazione dei trentenni, e che invece proprio oggi ha una sua ulteriore ragione di esistere.

Giovanni Dozzini
Giovanni Dozzini (1978) vive a Perugia dove lavora come editor e giornalista. Nel 2005 ha pubblicato il romanzo Il cinese della piazza del pino (Midgard Editore).


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