Presentazione di Vuoti d'aria, il nuovo libro di Michele Giardina

Creato il 24 marzo 2014 da Inpress

L’incontro culturale, svoltosi sabato 22 marzo nello Spazio- Cultura “Meno Assenza” di Pozzallo, ha evidenziato l’interpretazione della creatività e del vissuto dell’autore, grazie alla magistrale ermeneutica del testo offerta dallo scrittore Salvatore Scalia, che, soffermandosi sulla dibattuta problematica del rapporto esistente tra cronaca e letteratura, tra realtà e finzione, ha asserito la validità del reportage narrativo, genere che analizza fenomeni sociali contemporanei attraverso uno stile fortemente letterario. Ricorrendo alla citazione sulla fiction di Jean Luis Borges, il relatore ha sostenuto che la scrittura di Michele Giardina, lontana dalle mode, attinge al realismo contemporaneo, riuscendo a narrare l’umore e l’amore che avvolge e connota una “provincia dell’anima” qual è Perla di Mare (Pozzallo), non più frontiera ma luogo appunto dell’infinito raggrumarsi di memorie e di speranze. Tony Speranza, voce autobiografica, - ha aggiunto il relatore - sa donare l’equilibrio interiore conquistato nel travagliato viaggio della sua vita, intessuto della parola che può gridare, denunciare, piangere ed anche ironizzare. Certamente la fede e il sogno dell’infinito tra cielo e mare riescono a debellare i cosiddetti vuoti d’aria, richiamati in immagini memoriali e nella lucida filosofia dell’incontro onirico e reale con i suoi compagni nell’inabissarsi oltre.
A tale contesto il giornalista Marco Sammito, nella puntuale introduzione dell’evento, ha riferito le interviste impossibili, capaci di svelare l’originale tessitura del nuovo romanzo, approdo del felice percorso narrativo di Michele Giardina. La giornalista Franca Antoci ha tratteggiato, con l’amabile sensibilità di chi intrattiene rapporti di quotidiana collaborazione con Michele Giardina per le pagine del quotidiano La Sicilia, la generosità intrisa di autentica umanità dello scrittore, senza trascurare la determinazione del giornalista che dà voce a eventi e si schiera dalla parte di coloro che con la scrittura contribuiscono alla crescita socio-culturale della città di Pozzallo, assurta a porto di accoglienza e di speranza per i migranti. Ai flussi migratori Michele Giardina ha dedicato pagine intense e dense di quell’umanità che bandisce ogni forma di retorica, com’è possibile leggere nel suo nuovo romanzo.
Le note musicali del maestro Lino Gatto alla chitarra e del maestro Danilo Pistone al violino hanno integrato le letture di alcuni brani del romanzo, interpretati splendidamente da Fatima Palazzolo, Marcello Sarta e da Miko Magistro, attori di nota fama. L’evento ha suscitato, ovviamente, la gratitudine espressa dal Sindaco Luigi Ammatuna e dall’Assessore alla Cultura Rossella Smarrocchio allo scrittore che continua a donare a Pozzallo lo slancio culturale, cui è necessario puntare nella complessa società attuale. In effetti, il romanzo di Michele Giardina, Vuoti d’aria, racconta una verità che solo in apparenza è soggettiva; perché la sua narrativa rivela ciò che unisce l’uomo agli altri uomini, ciò che in filigrana abita le voci degli altri, soprattutto degli eroi anonimi del quotidiano diventato perciò inobliabile.
Grazia DormienteINpress

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