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Presentazione: "Io ti vedo" di Veronica Scavone (Bibliotheka)

Creato il 08 agosto 2014 da Connie

TRAMA :
Bianca ha una vita perfetta. Almeno così crede. Finché l’uomo con cui sta dopo quattro anni di relazione la molla. Ed è così che si ritrova sola, ad elemosinare dal suo migliore amico Dylan, un po’ di compagnia per il viaggio in crociera organizzato dai genitori,  che molto presto, si trasformerà nel viaggio più importante e stravagante della sua vita.
Limer è bloccato ormai da secoli in quel limbo, dove suo padre lo ha esiliato. Dovunque va, è sempre la stessa storia: le anime degli umani che ha ucciso nel suo passato lo inseguono e lo torturano. Ogni giorno  è costretto a vedere umani, che vivono la loro vita inutile, e lui? È invisibile, un fantasma ... è solo; finché Limer inseguito dalle anime si trova costretto a salire in una nave da crociera ed è proprio lì che incontrerà l'inaspettato. Bianca durante la prima sera sulla nave va a ballare, vuole sentirsi libera, vuole tornare a vivere, ma il destino si è accanito contro di lei; un uomo che conosce nel locale l’aggredisce ed è in quel momento che incontra Limer.
Da subito  Limer la trascinerà nel suo mondo fatto di sesso e passione ma anche di odio, dolore e brutale tortura.
Riuscirà Bianca a passare le prove che il destino è pronto a fargli affrontare?
Riuscirà Limer a rimuovere l'odio che ormai sembra aver sepolto nel cuore?
Potrà un umana , spezzare una maledizione vecchia di secoli ?
BIOGRAFIA Scavone Veronica è nata a Torino nell'91, attualmente vive in un piccolo paese di provincia. Oltre ad essere un insaziabile lettrice, ama viaggiare, fonte di ispirazione di personaggi, situazioni e storie.È nato così "IO TI VEDO" , da una scintilla di immaginazione che ha dato il via a sentimenti, passione, ed avventura."IO TI VEDO" è il primo di una serie di romanzi a cui non vede l'ora di darne seguito.Straci:Alzò lo sguardo e davanti a lei c’era un uomo che non aveva mai visto prima, non era tra i ragazzi che la stavano toccando fino a poco prima. Era enorme, almeno un metro e novanta, aveva dei capelli neri che gli circondavano il volto, e degli occhi di un colore mai visto prima, erano completamente dorati, un dorato così vivo, che il solo guardarli rischiò di ipnotizzarla, il naso era dritto, come tutti i suoi lineamenti, scolpiti, era la visione più bella e terrificante che avesse mai visto, le cadde l’occhio sul vestiario, indossava una cosa strana, sembrava una vestaglia, era bianca, e aveva dei strani sandali di pelle. Che abbigliamento particolare! Forse era uno di qualche spettacolo, la stava osservando, lei abbassò lo sguardo su di sé, aveva ancora i pantaloni e la maglia slacciati, allacciò velocemente i pantaloni e si sistemò la maglia, alzò lo sguardo per seguire i suoi movimenti, non si sarebbe fidata di un perfetto sconosciuto. Continuava a stare immobile e a fissarla, con pugni stretti e uno sguardo minaccioso, probabilmente l’aveva salvata lui. Ma da dove era uscito? Non si era minimamente accorta della sua presenza. «Chi sei tu?» chiese Bianca con la voce ancora tremante.


Limer non desiderava altro che baciarla, le sue labbra erano l’unica cosa che gli veniva in mente, il modo in cui le toccava con le dita. Aveva aspettato fin troppo, si alzò e andò verso di lei, sperava solo di non rovinare tutto. Lo guardò allarmata, ma non si sarebbe fermato, era da troppo tempo che la desiderava, le prese il mento tra le dita e appoggiò le labbra sulle sue, la baciò molto lentamente, non voleva spaventarla. Al solo leggero contatto Limer sentì una scossa elettrica e si staccò di colpo, mentre lei lo fissava con quegli occhi enormi



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