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Presentazione:La grazia sufficiente e L’abitare l’attesa

Creato il 17 febbraio 2012 da Librointornoame
Acquista Online su IlGiardinodeiLibri.it
Sabato 25 Febbraio (ore 18) presso l'Antico Caffè San Marco - via Cesare Battisti, 18 Trieste
presentazione dei volumi:
La grazia sufficiente (Campanotto, 2010) di Giancarlo Micheli L’abitare l’attesa (La Vita Felice, 2012) di Francesco Macciò
interverranno Gabriella Valera Gruber e gli Autori
con il patrocinio di: Associazione Poesia e Solidarietà Casa della Letteratura - Trieste
hanno scritto a proposito de La grazia sufficiente:
Il valore della prosa del Micheli risiede esattamente nella capacità, dispiegata in ogni frase e in ogni periodo, di portare alla luce nuove realtà, dapprima linguistiche ma che si trasformano, poi, in nuove realtà prettamente percettive. Stefano Busellato (Erba d’Arno, n.123, inverno 2011)
Romanzo tenace e appassionato, La grazia sufficiente coniuga erudizione e poesia, grazie al suo linguaggio distillato e ben forbito che cerca di supplire alle difficoltà della teologia indimostrabile con la ben più robusta forza espressiva di una liricità intensa e asciutta […]. Giuseppe Panella  (Zeta – rivista internazionale di poesia e ricerche, anno XXXII, n.3, 2010)
La potenza evocativa di un linguaggio colto ed essenziale, dà luogo ad ambientazioni e personaggi dai cromatismi puri al limite del sovrasensibile, che affiorano da una dimensione spazio-temporale immaginifica […]. Roberta Raggioli  (La Mosca di Milano, n.23, dicembre 2010)
Tra i passi migliori del romanzo è senz'altro la descrizione della vita familiare di Baruch in Giappone. […] Questo episodio è narrato con toccante lirismo. Marinella Lazzarini (Literary, n.3, 2010) La grazia sufficiente, sotto la veste di romanzo, nasconde in realtà un consistente midollo filosofico e spirituale. […] Questa lingua senza tempo è fatta per raccontare una storia senza tempo: quella dell’anima. Anna Lisa Somma  (Bibliotecagiapponese.it, dicembre 2011)
L'incontro e la eventuale compenetrazione di due culture così diverse -- quella europea e quella orientale -- non è mai stata facile impresa per le implicazioni e il pensiero dei rispettivi soggetti. Nel romanzo di Micheli si scopre tuttavia, più che un'adesione formale, una comprensione […]. Luciano Nanni (Literary, n.4, 2010)
Passato e presente si mescolano e si amalgamano con sapienza. Micheli si rivela una voce interessante e non banale del nostro panorama culturale. Serena Adesso (Mangialibri.it, settembre 2011)


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