In occasione delle elezioni francesi la piattaforma OwnAir ha colto l’occasione per distribuire online President, film di Lionel Delplanque del 2006 ma mai distribuito in Italia.
Il Presidente di Francia trascorre la sua complessa vita tra i doveri istituzionali e la famiglia (la moglie e la splendida figlia).
Quest’ultima si innamora del brillante Mathieu che ben presto entrerà anche nelle simpatie del padre al punto di entrare a far parte del suo entourage.
Il ragazzo però scopre alcune vicende non chiare nel passato e forse nel presente del Presidente e si vede così costretto a decidere che fare della propria vita, delle proprie speranze, del proprio amore.
La trama l’ho buttata un po’ scarna per evitare di rivelarvi troppo perchè in fondo questo President è un bel thrillerone politico che cattura l’attenzione e la mantiene viva fino all’ultimo.
Il film gira intorno alla figura del presidente, interpretato da un ottimo Albert Dupontel, e al suo mondo.
Un mondo fatto di sogni, di grandi speranze (l’abbattimento del debito in Africa), di amore per la moglie e la figlia, ma anche di compromessi, di intrighi politici, di vecchi misteri e di segreti irrivelabili… insomma la vita di un normale uomo politico occidentale.
A sconvolgere questa routine già di per se complessa arriva Jérémie Renier che si innamora della ragazza, che scava nei segreti del palazzo, che ha principi saldi e una storia personale difficile.
Scoprire gli altarini è però sempre pericoloso e le conseguenze si fanno sentire.
Splendida Mélanie Doutey, la cui figura ha un’importanza fondamentale nella vicenda, e bravo anche il resto del cast per un film che funziona con convinzione e mantiene un tono francese solo sfondo ricordando invece più direttamente i thriller politici all’americana.
E Delplanque è molto attento anche a come posiziona la macchina da presa, ad alcuni movimenti che si fanno notare, al posizionamento degli attori sulla scena.
Peccato solo che alcune pieghe della trama siano un po’ deboli e ci sia un po’ troppo buonismo irreale in più momenti.
Comunque una buona occasione per avere la conferma di cosa nascondono i palazzi del potere francesi (e italiani, americani, inglesi…)