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Prestigiatore o Mentalista? Un piccolo quiz

Creato il 25 novembre 2010 da Mentalista Darus @magodarus

Prestigiatore o Mentalista? Un piccolo quizCominciano ad arrivare richieste di preventivi ed ingaggi per uno spettacolo di magia per il veglione di San Silvestro 2010 o Capodanno 2011, che dir si voglia, (ne ho ricevute una decina ma non ancora quella adatta a me) ed aumentano gli amarcord sul come eravamo o sul come siamo stati.

Di seguito un articolo del 2 gennaio 1978, interessante per lo spaccato sociale che delinea attorno al tema dei prestigiatori, della magia e degli esperimenti paranormali o extrasensoriali. Dal come il giornalista scrive dell’argomento si capiscono tante cose.

Facciamo un esperimento, vediamo in quanti, sono in grado di scrivermi in privato a [email protected] il nome del vero protagonista dell’articolo, che ho sostituito con la parola Mentalista poichè di questa qualifica fu tra i primi in Italia a fregiarsene.

Ecco l’articolo:

Il “boom” dei maghi alla tv.

Meglio il Prestigiatore o il Mentalista, che ha capacità extrasensoriali?  Gli italiani che conoscono il loro segno zodiacale sono sicuramente assai più numerosi di quelli che riescono a ricordare il loro gruppo sanguigno. Per non parlare del numero fiscale, naturalmente.

E i riflessi — prima psicologici e poi economici — di questo boom dell’occulto sono tutt’altro che trascurabili. Secondo una stima approssimata ma attendibile, perché redatta con la collaborazione delle varie questure, in Italia il giro d’affari della magia e del vaticinio supererebbe i 14 miliardi l’anno.

Sembra infatti che solo a Milano gli astrologi siano più di 700 e che altrettanti ve ne siano a Roma. A Napoli se ne conterebbero più di mille, a Palermo circa 500, a Torino 350, a Bologna 200. a Genova un centinaio.

Quelli che sconcertano di più sono comunque i motivi che in questi anni difficili spingono tanta gente a seguire gli oroscopi e a consultare i maghi. Chi ponesse le pene d’amore al vertice della graduatoria sbaglierebbe di grosso.

Nei templi del vaticinio, come confermano i loro ministri più loquaci, si parla sempre meno di cuori trafitti e sempre più di problemi aziendali, di riconversione produttiva, di Cassa integrazione, di mercati stranieri.

Le incognite del futuro vengono inseguite su orizzonti più vasti. Non c’è quindi da stupirsi se la Rai-tv. consapevole di questa sempre più diffusa atmosfera, di predisposizione al mistero e dì ricerca dell’insolito, ha cominciato a presentarci, accanto ai maghi che si limitano ad esperimenti di prestidigitazione e di illusionismo, quelli che dimostrano di possedere capacità paranormali.

Così facendo, la tv gioca al sicuro, e gli altissimi indici di gradimento per queste esibizioni lo confermano. Gli esperimenti di Mentalista, dagli indubbi poteri di percepire l’extrasensoriale, costituiscono da settimane il clou della maratona televisiva domenicale della Rete Uno.

Molte persone rinunciano perfino alla partita pur di non perdersi i suoi esperimenti. E quello che colpisce di più e riesce a frantumare anche lo scetticismo per partito preso di molta gente è il fatto che le sue prove sono congegnate con tanta varietà di situazioni-base da garantire la casualità più completa delle premesse e quindi l’assoluta assenza di trucco in tutto l’esperimento.

Con Mentalista sta verificandosi un fatto nuovo o comunque (anche se per precisione vogliamo ricordare che qualcun altro ha già fatto certi esperimenti prima di lui) di proporzioni insolite.

Dopo che ha piegato davanti alla telecamera una chiave, con la forza del pensiero, invitando i telespettatori a fare altrettanto a casa loro e insegnando ad organizzare opportunamente le frasi di suggestione che innescano il fenomeno, la Rai ha ricevuto circa 17 mila telefonate di telespettatori.

Gli oggetti metallici (chiavi, chiodi, cucchiaini) si erano piegati anche nelle mani di persone che fino a quel momento erano assolutamente ignare di possedere certi potéri.

Per Mentalista non si è però trattato di una verifica inattesa. Egli è convinto che i poteri paranormali non siano un dono d’elite ma un fenomeno quasi di massa. E questa sua convinzione è avallata da numerosi studiosi dì antropologia e di parapsicologia, i quali ritengono che in passato molti popoli primitivi sfruttassero in larga misura questi poteri e che sia stata la civilizzazione — e in particolare certe abitudini di vita e di alimentazione — ad attenuarne, progressivamente, l’efficacia.

La convinzione di Mentalista è tale che egli offre a tutti un’ampia possibilità di verifica. Nel suo libro, diventato un best seller in pochi giorni, spiega dettagliatamente i meccanismi che entrano in gioco a determinare i fenomeni di telecinesi ed elenca le frasi-chiave sulle quali conviene concentrarsi per far scattare i propri poteri psichici.

Tra l’altro, insegna ad influenzare gli oggetti senza toccarli: a spingere un dado a presentare la faccia desiderata, a costringere l’ago di una bussola a deviare di alcuni gradi, fiammiferi e altri materiali non magnetici ad orientarsi preferenzialmente verso un punto, a fermare gli orologi su un’ora prefissa.

Tre volte campione mondiale di prestidigitazione e di illusionismo, Mentalista è stato il primo italiano a provocare la deformazione telecinetica di oggetti metallici, e l’ha fatto nella trasmissione televisiva «Insieme, facendo finta di niente» nel giugno 1976.

Un mese dopo, nel corso di «Bontà loro» di Maurizio Costanzo, ha bloccato con le sue energie psichiche l’orologio a cucù dello studio. «Ho constatato che gli oggetti metallici, dopo essere stati piegati con l’aiuto delle forze psichiche, risultano più leggeri — sottolinea Mentalista—. Mi fermo qui perché non voglio invadere il campo dello scienziato».

In realtà la frase non chiude il discorso ma lo dilata, non risolve il problema ma ne crea mille altri, non rispetta il riserbo dello scienziato ma lo tira prepotentemente in ballo per ottenere una risposta e lanciare una sfida. La diminuzione di peso, oltre al cambiamento di forma, dimostra che il fenomeno avviene attraverso azioni, reazioni, trasformazioni, interazioni fra materia ed energia che vanno ben oltre la nostra attuale capacità di capire.

Bruno Ghibaudi

Pagina 7

(02.01.1978) StampaSera – numero 1

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