A renderlo noto è stato l’Abi, Associazione delle banche italiane che ha fatto i nomi anche delle regioni più interessate dal fenomeno con un numero considerevole di finanziamenti (in totale pari a 493 miliardi di euro). Le Marche hanno raggiunto +10,8 per cento, Lazio +9,9 per cento, Toscana +9,5 per cento, Abruzzo +9 per cento, a seguire Campania (+8,4 per cento), Basilicata (+8,3 per cento) e Liguria (+8,2 per cento). Meno positive le richieste di finanziamento in Trentino Alto Adige e Val d’Aosta rispettivamente +3 e +4,9 per cento.
Record di prestiti in Lombardia con una percentuale del 22,3 per cento seguita dalla regione Lazio con prestiti per il 12 per cento, Veneto con 9 per cento e Emilia Romagna con 8,6%. Valle d’Aosta e Molise hanno registrato richieste di prestito solo per il 0,3 per cento e 0,3 per cento.
Complessivamente nel privato e imprese non finanziarie il totale complessivo di prestiti richiesti è stato di 1.488,5 miliardi di euro. I tassi di interesse sono prossimi ai minimi: a febbraio al 3,05 per cento per i mutui alle famiglie e al 2,72 per cento per le società non finanziarie. Positiva secondo Abi anche la raccolta bancaria per un ammontare di 2.187,5 miliardi (+3,6 per cento). Che gli italiani stiano riscoprendo fiducia verso le banche o si tratta solo di necessità?