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Presto alla Procura della Corte dei Conti

Creato il 15 novembre 2013 da Nonzittitelarte

Presto alla Procura della Corte dei Conti15 Novembre 2013

Corre voce che, mentre Massimo Zedda faceva dichiarazioni spiritose in Consiglio comunale sull’affaire Crivellenti, gli sia stato recapitato un invito della Procura della Corte dei Conti per una visita, non propriamente di cortesia, negli uffici di via Sanjust. Massimo dovrà andarci con una valigetta di documenti. Come si ricorderà, nel febbraio scorso i sindacati  del Teatro si erano rivolti alla Procura con un esposto molto dettagliato.

Anzitutto, a fronte delle ristrettezze finanziarie i dipendenti della Fondazione avevano contestato la liquidazione di oltre 200.000 euro in favore dell’ex sovrintendente Di Benedetto. Una così elevata liquidazione – hanno osservato i sindacati – in favore del Sovrintendente Di Benedetto, è inspiegabile in relazione ai disastrosi risultati della gestione, che invece avrebbero dovuto indurre alla cessazione del rapporto di lavoro senza oneri per la Fondazione. Di qui la richiesta alla Procura di valutare se i fondi della Fondazione spesi inutilmente per il Piano Industriale, il calo degli abbonati, il Progetto Cagliari – Sassari gestito così malamente da perdere un finanziamento di circa 5.000.000,00 di euro, non siano motivi validi per procedere contro un dirigente che ha causato danni economici e di immagine al Teatro che lo ha scritturato.

Bisogna sottolineare anche che il danno d’immagine nella fattispecie è anche un danno economico; infatti la continua campagna stampa non può essere che un deterrente per il pubblico. I sindacati, come si vede, chiedono di procedere contro Di Benedetto, ma la Procura sembra volerlo fare anche contro chi ha dato a Di Benedetto un lauto premio per liberare la piazza, nel solito stile italico di malamministrazione, in virtù del quale chi fa danno all’ente o impresa che dirige viene liquidato a suon di migliaia (talora milioni!) di euro!
Nell’esposizione dei fatti e con la documentazione allegata, i sindacati hanno affrontato la delicata questione degli incarichi ad esterni lautamente remunerati per attività che i dipendenti del Teatro sono ben in grado di svolgere. Hanno cercato di dimostrare che all’interno della Fondazione ci sono le professionalità, pagate con un normale stipendio come da CCNL + CIA, anche per la realizzazione di progetti speciali, che permettono di accedere a finanziamenti extra. Insomma non è sembrato necessario ai sindacati l’incarico per esempio a società esterne, come ha fatto il Comune di Cagliari con la società P.C.S. Sviluppo s.r.l..
Presumibilmente, la Procura della Corte dei conti vuole conoscere l’organico amministrativo stabile del Teatro per capire in base all’inquadramento, se il Teatro ha personale qualificato, capace di svolgere attività che sono state assegnate ad esterni con un aggravio di spesa per il magro bilancio della Fondazione.

L’indagine è più complessa perché nella realtà ci sono dipendenti che, nonostante l’inquadramento meno elevato, hanno capacità professionali superiori tali da svolgere attività di qualità più alta rispetto alla loro qualifica. Anche  questi consentono risparmiare nelle spese per incarichi esterni.
C’è poi tutta la partita della nomina e dei compensi della Crivellenti, che con trovata geniale Zedda ha dichiarato dovuti, in quanto funzionario di fatto, anche in presenza dell’illegittimità e dell’annullamento della nomina da lui disposta. Ma non è improbabile che la Procura di quella spesa chieda conto proprio a lui, che – oltretutto – la sta mantenendo al suo posto senza titolo a seguito delle sentenze del Tar, che lui non ha letto. Speriamo, nel suo interesse, lo faccia al più presto, perché anche di questo le procure gli chiederanno conto. RED

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