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Prevenire è meglio che curare

Creato il 13 febbraio 2012 da Diamonddog
Premesso che ADELE non è la mia "cup of tea" e che, nonostante le apparenze, il tenutario di questo postribolo resta assolutamente fedele alla rock culture, ecco premesso questo fatto dire che 21 di Adele non sia il disco dell'anno da poco concluso sarebbe a dir poco singolare.
Tutte-ma-proprio-tutte le charts mondiali l'hanno visto al numero uno, vende un numero di copie che sarebbe stato enorme anche negli anni 80, la sentiamo ovunque andiamo (supermercati, sale d'attesa dei medici, metropolitana) le sue canzoni ci inseguono fino a casa e lì guai ad accendere la radio.
E' un fenomeno mass-mediologico che tanto di cappello, a mio avviso realizzato con grande professionalità e bravura.
Spanne sopra le altre concorrenti che ancora si dimenano cercando di vendere musica con le curve e le pose hard.
Adele semplicemente non può. La sua "diversità" la obbliga a incidere buone canzoni.
SEMPRE IN AMBITO MAINSTREAM prima che qualcuno inizi a schifarla.
Se la gioca con Lady Gaga e Rihanna per dire, non con John Grant. Per capirsi.
Ecco, in questo contesto, c'è però una cosa che mi preme dire.
L'ho vista ai Grammy's (i vari servizi fotografici) molto male. Smagrita, con aria persa, quasi sofferente, messa giù come un fake di una bambola hollywoodiana un pò in carne.
E quindi lancio la mia richiesta di aiuto.
Magari non serve, ma attenzione a non spremere troppo il limone, altrimenti rischia di fare la fine di Amy e di Whitney.
E spero proprio che quel che resta dell'industria discografica abbia preso queste due "tragedie annunciate" come esempio, anche se in cuor mio ci credo poco.
Come dicevo nel titolo, PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE.
O no?
Prevenire è meglio che curare

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