Ho scritto a Inti, stasera. E gli ho scritto un pezzo che andrà in onda fra qualche giorno, su Switch-Magazine. La vita è dura, di recente, qui a Wummilandia, e fantasmagoriche battaglie tra orchi e cavalieri si alternano a scene del pre-crimine, notti insonni, conforto ricevuto da Vice Comandanti di Polizia, analisi di mercato e romanzi rosa dagli accenti spiccati in cui succedono cose che solo nei libri, appunto. Scrivere mi salva la vita, comunque, mi evita di flagellarmi a Franciacorta, o suicidarmi con il Gorgonzola, che sono diventata allergica (a entrambi, oltre a tutti i cereali).
Ho un piccolo Digital-Sapiens da crescere, un maschio alfa di Cro-Magnon da evitare, sperando di avere culo e non finire sui giornali, un Neanderthal con il cui feroce ricordo fare ancora i conti e un problema di solitudine non indifferente su cui per lo meno fingere di sorvolare. Magari con grazia.
Ciò detto, stasera, almeno una cosa l'ho capita: che se devo sentirmi sola, tanto vale starci.
Amen.