Prezzo oro, in ribasso dopo dichiarazione di exit strategy di Bernanke

Da Mrinvest

Anche Société Générale ritocca le stime del prezzo oro attestandosi al ribasso e passando da 1.375 a 1.200 dollari l’oncia

Il Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha annunciato al termine della riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) la fine prevista per il 2014 del piano di Quantitative Easing 3.
Il miglioramento delle condizioni economiche negli Stati Uniti, con una previsione di crescita del Pil di circa il 2,5% per il 2013 e tra il 3 e 3,5% per il prossimo anno, unitamente alla tendenza al ribasso dei tassi di disoccupazione, consentiranno di allentare in parte il piano di QE3 e di portarlo a termine entro dodici mesi, cioè verso la metà del prossimo anno.
Il piano QE3 determina attualmente l’acquisto sul mercato di asset privati e pubblici per

un valore fino a 85 miliardi di dollari mensili; ora si prevede che questa quota scenderà di almeno 20 miliardi, attestandosi a 65 miliardi di dollari per il 2013 e azzerando i suoi effetti entro la metà del 2014.

L’annuncio da parte di Bernanke di questa strategia di uscita graduale dalle misure straordinarie messe in atto negli ultimi anni non è stato preso molto bene dai mercati, che ieri hanno chiuso tutti con pesanti perdite. Anche in Europa le Borse sono cadute e lo spread decennale Btp/Bund tedeschi è tornato in zona 290 punti. Stesso andamento negativo per le piazze asiatiche.

In questo contesto il prezzo oro scende sotto la soglia di 1.300 dollari l’oncia, arrivando a 1.288 dollari, con un calo superiore al 6%.
L’inflazione negli Stati Uniti si è attestata poco sopra all’1% e questo comporta un rallentamento dell’acquisto di oro da parte degli investitori, che in genere si rifugiano su questo asset soprattutto come tutela in caso di mercati altamente instabili e di prezzi con fluttuazioni troppo elevate.

Secondo i dati di Ultimate Wealth Report, prima di una ricrescita il prezzo oro potrebbe toccare un nuovo minimo storico, arrivando a toccare la soglia di 1.000 dollari l’oncia, tornando così ai livelli di mercato precedenti alla crisi.
Anche le stime del prezzo oro di Société Générale si attestano al ribasso, passando da 1.375 a 1.200 dollari l’oncia.
La controtendenza nel prezzo oro è già iniziata da alcuni mesi: dal mese di aprile 2013 i prezzi sono già scesi di circa il 17% rispetto a quelli precedenti.

Gli USA prevedono una ripresa economica piuttosto solida, ma gli investitori stanno ovviamente perdendo fiducia a causa della concreta possibilità che si verifichi una costante diminuzione dei sostegni economici al mercato americano, con probabili conseguenze anche in Europa con una nuova destabilizzazione all’interno della zona euro.


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