Priebke: lettere delle vittime, per non dimenticare il Male

Creato il 12 ottobre 2013 da Candidonews @Candidonews

Ieri è morto Erich Priebke, uno dei responsabili dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. L’uccisione di 335 persone per mano nazista rimane una delle vergogne dell’occupazione tedesca in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Voglio ricordare questo giorno con alcune lettere. Scritte dai prigionieri poi trucidati dallo stesso Priebke.

Per non dimenticare le colpe di chi non ha mai rinnegato l’orrore commesso.

Dardano Fenulli
(Di anni 54, generale di Brigata. Nato a Reggio Emilia il 3 agosto 1889)

Le nuove generazioni dovranno provare per l’Italia il sentimento
che i nostri grandi del risorgimento avrebbero voluto
rimanesse a noi ignoto nell’avvenire:
«il sentimento dell’amore doloroso, appassionato e geloso
con cui si ama una patria caduta e schiava,
che oramai più non esiste fuorché nel culto segreto del cuore
e in un’invincibile speranza».
A questo ci ha portato la situazione
presente della guerra disastrosa.
Si ridesta così il sogno avveratosi ed ora svanito:
ci auguriamo di veder l’Italia potente senza minaccia,
ricca senza corruttela, primeggiante, come già prima,
nelle scienze e nelle arti, in ogni operosità civile,
sicura e feconda di ogni bene
nella sua vita nazionale rinnovellata.
Iddio voglia che questo sogno si avveri.

Gerardo De Angelis
(Di anni 49. Nato il 18 aprile 1894 a Taurasi, in provincia di Avellino)

Cara Vittoria mia… figlia mia adorata.
Quando leggerai questo mio scritto tuo padre non c’è più.
In previsione del tragico momento avevo sempre pensato di scriverti a lungo!
Non l’ho fatto perché mi sono illuso che non finisse così tragicamente la mia vita.
Non ti dico nulla e ti dico tutto. A te tutta la nostra povera famiglia.
Sii savia buona onesta. Abbi coraggio soprattutto nella disgrazia
e nell’avvenire nell’affrontare la vita.
Abbi per tuo padre un ricordo rammentandomi nelle tue preghiere.
Non odiar nessuno, abbi amore e comprensione per tutti e qui ti ricordo Lella e suo figlio.
Ti stringo forte forte e me e ti benedico. Dino tuo padre.

Cara Liliana quello che ho detto a Vittoria è detto anche a te.
Tu mi sei stata particolarmente cara, ti penso e ti ricordo
come l’ultima volta che ci siamo visti.
Ti stringesti a me forse presaga di quanto stava [per] avvenire.
Cara la mia Lili sento di amarvi ora in un istante
quanto non vi ho amato fino ad oggi.
A te affido particolarmente Ninni, povera e innocente creatura,
che eredita un peccato che non è suo.
Voglili bene e fa qualche cosa per lui che vuole vivere.
Ti lascio con questa amarezza. Stringetevi a me forte forte
mio grande amore vai a pregare per il babbo tuo.

A Tilde – E’ doloroso, straziante lasciarci così tragicamente!
Era destino. Il passo sarà fatto con tutta quella serenità che Iddio mi donerà.
Cerca di stringerti alle tue sorelle, l’avvenire per te forse sarà ben diverso,
loro penseranno anche a te. Vogliatevi bene, comprendetevi,
difendetevi ed amatevi col sapervi sopportare.
Tu mi sei sempre stata tanto cara ed affezionata
e son sicuro che ricorderai le ultime raccomandazioni di tuo padre.
Ti bacio tanto e ti benedico. Tuo babbo Dino.

Ed ora a te, figlio mio adorato,
sei ancora troppo piccolo per soffermarti a pensare
e considerare questa sciagura che ti ha colpito.
A te posso dire, lo ricorderai, [che] affronto
l’avverso destino senza aver fatto nulla di male.
Deploro due cose: la prima nel veder la nostra cara terra
ridotta uno scempio tutte le razze che vi sono nel mondo,
la seconda di essere giudicato da coloro
per i quali non nutro nessun sentimento.
Ricorda solo questo e non aver rancore per nessuno
e sii buono e sappi esser degno del sacrificio di tuo padre Dino

Orlando Orlandi Posti
(Di anni 18. Nato il 14 marzo 1926 a Roma)

Cara Marcella
quando leggerai questo che sarà
l’ultimo mio contatto con te, io
sarò nel mondo dove almeno
troverò un po’ di pace, se il
buon Dio che tutto può lo permette.
Dunque Marcellina mia, quando
la leggerai non voglio assolutamente
che il tuo caro visino venga rigato
dalle lacrime solo ti prego di aggiungere]
alle tue preghiere serali una pic-
cola preghierina per l’anima mia;
te lo chiedo perché so che questo non
ti costerà nessun sacrificio. Ora vengo
a giustificare questo mio scritto: sappi
Marcella che ti volevo bene, ma molto
bene e da molto tempo solo ho
saputo far tacere il mio cuore perché non ero
degno, secondo la mia idea, fino a che
non avessi avuto aperta la via di un
avvenire sicuro per poter raggiungere
il mio ideale, perciò cara ora che
è impossibile che possa realizzare
il mio sogno ho voluto confidarti il
mio segreto.

Antonio Prosperi
(Di anni 34. Nato l’8 agosto 1909 a Poggio Cinolfo)

Alla mia cara Dina e alle figliole mie

arrivederci in Paradiso

vostro padre e marito adorato

Ferdinando Agnini
(Di anni 19. Nato il 24 agosto 1924 a Catania)

Caro papà,
ti prego di aiutare la mamma a superare il grave colpo.
Avvertite subito il mio intimo amico perché faccia scappare gli
altri compagni.
State tranquilli: farò il mio dovere.
Ti abbraccio.
Viva l’Italia libera!
Nando

Fonte: http://www.ultimelettere.it/ultimelettere/ultimelettererisultati.php?gruppo=64&lingua=it


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