PRIGIONIERI NEL DESERTO (anche grazie ai successi dei nostri accordi con la Libia?)

Creato il 07 dicembre 2010 da Marcellogaletti

Nel deserto del Sinai in Egitto, a pochi kilometri dal confine con Israele, circa 250 profughi africani, di cui 74 eritrei, sono prigionieri di un gruppo di trafficanti che chiedono 8000 dollari a testa per liberarli, in caso contrario minacciano di ucciderli; ne hanno uccisi già sei. I primi tre lunedì, a freddo con un colpo di pistola dopo esere stati torturati. come ammonimento per gli altri perché non avevano trovato i danari del riscatto. Altri tre martedì, a bastonate dopo un fallito tentativo di fuga. Nel gruppo di immigrati vi sono anche alcune donne incinte. Gli eritrei, in particolare, sono partiti da Tripoli, in Libia, dove molti erano stati respinti dall’Italia via mare, per andare in Israele, pagando i 2mila dollari inizialmente pattuiti. Ma nel deserto i trafficanti li hanno sequestrati esigendone 8mila. I pagamenti sono stati chiesti con il cellulare ai parenti che fanno parte della diaspora eritrea sparsa nel mondo, compreso il nostro Paese. Quasi nessuno, naturalmente, possiede la somma per il riscatto.
E' possibile mandare un appello
(che potete leggere QUI) al governo egiziano perchè intervenga per liberarli, visto che si sa con esattezza dove sono tenuti prigionieri. Gli indirizzi a cui scrivere sono:
- ambasciatore egiziano in Italia: ambegitto@pelagus.it
- ambasciatore egiziano in Vaticano: ambegyptvatican@tiscali.it
- ambasciatore italiano in Egitto: ambasciata.cairo@esteri.it

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