Alla fine ce l’ho fatta. Come? bella domanda…se dovessi spiegarlo, non saprei.
Però adesso il libro è uscito, è qui davanti a me, con questa copertina dai colori polverosi ed il titolo rosso sangue.
ok, era già uscito a luglio 2011, ma quella era un’altra cosa…adesso c’è dietro una vera casa editrice, c’è un contratto firmato, c’è il codice ISBN e tutta una serie di cose che vogliono dire che ho veramente pubblicato un libro, come fanno i veri scrittori.
Ancora non l’ho fatto, ma immagino che potrei andare in libreria e trovarlo su uno scaffale, sotto la categoria “viaggi”…i veri scrittori lo fanno? forse lo hanno fatto col primo libro, quando non gli sembrava vero neanche a loro…
La cosa più difficile è stata iniziare, convincersi che non era un’idea troppo pazza, ma che a prescindere dal risultato, sarebbe stato piacevole. Il libro l’ho voluto scrivere, prima ancora di pubblicarlo. Credo che questo sia stato fondamentale. E mi sono anche divertita a farlo! Ho chiamato le persone che erano con me e chiesto di condividere i ricordi… quelle cose che magari non ricordavo più o che mi erano sfuggite. E ho scavato nei miei, di ricordi, quelli divertenti e quelli tristi. Ho anche un pò inventato, perchè ho finalmente capito che si può fare, e che non è un reato, anche per chi è più…”realista del re” come diceva un prof all’università.
Poi è iniziata la caccia alla casa editrice. almeno 60 mail inviate, 40 plichi spediti, chissà quanti euro spesi in buste, fotocopie e francobolli e un pò di trepidante attesa. Tante risposte poco importanti…”Non siamo interessati” o “Ci piacerebbe ma dovresti contribuire alle spese”…Poi la risposta, quella più importante, quella che diceva “Ok, ci piaci, ti pubblichiamo il libro!”.
E’ così che funziona, mi sono chiesta? perchè io, perchè il mio libro? interesserà davvero a qualcuno? venderà qualche copia? voglio dire…è bastato crederci, volerlo? è stata solo fortuna? forse un pò di tutto…ed eccoci qui, col librino sotto al naso, che potrebbe essere la fine del percorso, anche se mi piace di più considerarlo l’inizio. Aspettative non ne avevo, ma desideri (e un piccolo sogno) sì!
insomma…vediamo come va, che è quello che mi sono sempre detta, dall’inizio di questa avventura. Quando pensavo “Ma come sarebbe se scrivessi un libro?” o quando mi chiedevo se qualcuno avrebbe risposto…
grazie a chi mi ha aiutato e mi è stato vicino in questo percorso! il librino lo dedico a tutti voi!