Prima cameriera della regina

29 marzo 1779

La guardo camminare in su e in giù per i miei appartamenti. Controlla con cura che ogni oggetto sia al suo posto e che le cameriere abbiano svolto a dovere il loro compito. Prima di andarsene mi rivolge sempre un sorriso materno benché la differenza di età tra di noi sia molto breve. Madame Campan ha solo tre primavere più di me, ma si atteggia nei miei confronti come farebbe una buona madre con sua figlia. Non ho mai conosciuto tanto affetto durante l’infanzia. Sono stata educata per fare la regina sin da piccola, attorniata da precettori e damigelle pagate per rendermi forte e vincente. I sentimenti sono sempre stati accuratamente messi in secondo piano. Ora tanta attenzione mi rasserena e, spesso, mi rattrista nel farmi pensare quanti bei momenti sono sfuggiti alla mia tenera età, quando anche solo giocare qualche ora con mia sorella Carolina sembrava un’impresa irraggiungibile. Di tutte le persone che affollano le mie stanze, lei è sicuramente quella più sincera, quella che in silenzio segue ogni mio passo. Non ama Madame de Polignac, ma mai si è permessa di confessarmelo o di dissuadermi dal frequentarla. Mi ascolta e, solo se la interrogo, mi offre un suo parere che, con il tempo si rivela sempre prezioso. Non appartiene all’alta società eppure ha modi e cultura superiori ad ogni nobile di corte… Ecco una persona su cui posso contare nel momento del bisogno. Lei non mi tradirà mai!

Maria Antonietta

LETTERA IMMAGINATA DA ME