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Prima del buio Lo sconosciuto del lago

Creato il 26 aprile 2014 da Samuelesestieri

Prima del buio  Lo sconosciuto del lago
E' un piccolo miracolo che un film come "Lo sconosciuto del lago" riesca a trovare distribuzione in Italia, grazie alla Teodora Film.
L'opera si inscrive perfettamente all'interno di quella strepitosa riflessione hitchcockiana sulla suspense e sul principio d'identificazione: ciò che interessa a Alain Guiraudie è prima di tutto il punto macchina, l'al di qua da dove parte uno sguardo che coinciderà esattamente con quello del protagonista.
Questo principio, empatico-associativo, ha il suo climax nella scena dell'omicidio in mare: ci ritroviamo in un campo lungo che evidenzia subito l'inevitabile distanza e la totale, colpevole impotenza nei confronti di ciò che si vede. Impotenza del protagonista di fronte a un omicidio, impotenza della macchina da presa, colpevole di non potersi avvicinare, di non poter vedere meglio, impotenza dello spettatore che si ritrova a guardare, coltivando dentro di sè sensazioni ambigue d'orrore e insieme di attrazione.
Principio voyeuristico estremo dove l'atto sessuale ricopre immediatamente la duplice funzione di espiazione e colpevolezza. La pulsione di morte diviene così l'ipotesi di un godimento estremo, di una passione che non può essere repressa o ibernata.
Lentamente le ultime luci del crepuscolo svaniscono e il protagonista rimane una sagoma sottoesposta, risucchiata dall'oscurità. Non resta altro da fare che chiamare, invocare, desiderare il nome di quell'assassino-amante, che gli potrà concedere il suo fatale amore.
Prima del buio  Lo sconosciuto del lago

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