Nacque in una famiglia che assecondò tutti i suoi interessi, dal suonare la chitarra alla scrittura. Si iscrisse all’università subito dopo essersi diplomato alla San Luis Obispo High School durante la cui frequenza scrisse il suo primo libro per ragazzi. Dopo il diploma, decise di diventare maestro elementare e si trasferì alla California Polytechnic State University di San Luis Obispo, che abbandonò all’ultimo anno per seguire la carriera di scrittore serio. Quindi si sposò ed esercitò i più strani mestieri, compreso il commesso in un negozio di calzature e in libreria e l’addetto in una biblioteca. Molte di queste esperienze avranno poi un impatto nella sua attività di scrittore.
Pubblicò il suo primo romanzo, Thirteen Reasons Why, nel 2007, poi entrato nella lista dei romanzi per adolescenti del New York Times. Si è quindi dedicato alla scrittura del suo secondo romanzo, “The Future of Us“, pubblicato nel novembre 2011. Oltre ai romanzi ha pubblicato diversi libri illustrati e romanzi umoristici.
Carolyn Mackler è di Manhattan, ama raccontare storie fin da quando aveva quattro anni. Prima della collaborazione con Jay Asher ha scritto molti romanzi YA di successo.
Blog Jay Asher: http://jayasher.blogspot.it/
Blog Carolyn Mackler: http://carolynmackler.com/Carolyn-Mackler-Home-Page.asp
Titolo: Prima del futuro
Autore: Jay Asher e Carolyn Mackler
Serie: //
Edito da: GiuntY
Prezzo: 12,00 €
Genere: Romanzo, Narrativa
Pagine: 400 p.
Voto:
Trama: È il 1996, la velocità della connessione arranca rumorosamente a 56kb, la rete è quasi vuota, è ancora uno strumento per pochi, una sorta di nuova stregoneria tecnologica. Josh e Emma si conoscono fin da quando erano piccoli, sono sempre stati amici inseparabili, poi Josh ha tentato di baciare Emma e le cose si sono complicate. È parecchio tempo che non si vedono, il giorno in cui Josh suona il campanello di casa della ragazza e le porge imbarazzato un cd-rom di America on line. È arrivato come omaggio per posta, ma loro non hanno il computer. Emma invece ha un fiammante pc con Windows 95, ma non ha internet. Quando Emma riesce finalmente a connettersi, accade qualcosa di inspiegabile. Per una strana alterazione nella barriera spazio-temporale appare sullo schermo una misteriosa pagina bianca e blu con una scritta sconosciuta: Facebook. C’è la foto di una donna sui trent’anni con un volto familiare, troppo familiare. C’è il suo nome, Emma Nelson e la sua stessa data di nascita. Si è aperto un pericolosissimo portale sul futuro in grado di cambiare, in un’indimenticabile settimana di delirio, il presente, i sentimenti e il destino di Josh e Emma.
Recensione
di Livin Derevel
Onestamente, di questo libro ci sono state cose che mi sono piaciute, altre che non ho gradito affatto, e tutto il resto era piattume.
Anni ’90, una cittadina tranquilla, due adolescenti che frequentano un tipico liceo americano coi suoi alti e coi suoi bassi, vittime degli affetti e delle ansie di quell’età, tra cotte e flirt, tra litigi e pensieri vari; lo specchietto iniziale è piuttosto normale e getta le basi di molti altri romanzi, quindi non ci stupiamo. Le cose iniziano a farsi movimentate quando Emma scopre qualcosa che si chiama Facebook, un sito azzurro e bianco di cui non capisce né la natura né tantomeno l’utilità, ma poco a poco si rende conto che non si tratta altro che del futuro. Una trovata davvero originale e interessante, fantasiosa e che avrebbe davvero potuto dar vita a un’ottima storia. Peccato che invece sia stata gestita in modo piuttosto blando.
Pensiamoci: siamo diciassettenni al bivio tra giovinezza ed età adulta, scopriamo un sito che ci permette di ficcanasare indisturbati nell’avvenire non solo nostro, ma anche delle persone che ci circondano, e invece… Invece l’unica cosa che riescono a fare i protagonisti è lagnarsi, bisticciare e andare in fibrillazione per il loro marito o la loro moglie? Seriamente?!
Il finale di tutto il romanzo si rende palese già al primo capitolo, ed è stato questo il primo segnale che mi ha fatto presagire che la trama stessa fosse stata intessuta unicamente in base alla conclusione, niente di più e niente di meno, quindi mi sono anche saputa spiegare il poco entusiasmo con cui i personaggi principali hanno accolto un’occasione ghiotta come lo sbirciare quindici anni avanti.
Prima del futuro comunque procede in tono dimesso, liscio e lineare, senza mai grandi scossoni; soltanto due notizie hanno destato il mio interesse e purtroppo non sono state sviluppate. Il libro inizia diventare stimolante solo a partire dalla metà, ma – come ho detto – il finale fin troppo palese toglie molta curiosità al lettore, che si ritrova a voltare le pagine sapendo benissimo cosa succederà.
La protagonista femminile, Emma, NON è una Mary Sue (e questo è un punto a favore non irrilevante), ma in alcuni passaggi si è rivelata irritante. Il suo personaggio è stato costruito con un po’ troppa leggerezza, portandola ad assumere comportamenti non troppo coerenti con la situazione, passando da ragionamenti da piccola adulta a scenate da dodicenne nell’arco di un pugno di minuti e questo non ha contribuito a rendere più godibili i capitoli dedicati a lei.
In conclusione, Prima del futuro è un libro carino, piacevole, scritto bene e perfettamente scorrevole. Ma prevedibile. Anzi, perfettamente scontato. La pecca più grande è proprio il fatto che la trama è tutta in funzione della storyline, quindi qualunque cambiamento tra le pagine non dissipa lo scetticismo del lettore, che infatti si ritrova ad alzare gli occhi al cielo quando puntualmente un’altra azione causa una reazione ovvia.
Ad ogni modo non è un’opera da buttar via, adatta ai romantici e a chi crede che l’amore sopravviva ad ogni cosa, ai litigi, alla distanza, ai silenzi, e a se stesso.