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Prima del Libro: da Isla Vaca al Chagres

Creato il 07 settembre 2012 da Pinkafe
di Kathleen McGregor
Dal ponte della sua nave, ancorata al largo di Isla Vaca, nell'estremità sud occidentale di Hispaniola, l’ammiraglio Henry Morgan scrutava l’orizzonte, chiedendosi dove diavolo si fosse cacciato il suo Vice Ammiraglio Edward Collier.
Era l’inizio di Dicembre 1670. 
Erano passate undici settimane da quando Collier era salpato con quattro navi verso la regione di Rio de la Hacha, con l’intenzione di saccheggiare il territorio e procurare una parte dei viveri che sarebbero serviti a sfamare gli equipaggi che avrebbero preso parte alla spedizione.

Prima del Libro: da Isla Vaca al Chagres

Henry Morgan a Panama - Thomas Nicholls

I quattrocento uomini di Collier, tutti esperti marinai e combattenti, costituivano un quinto del suo esercito, e lui ne aveva bisogno, ma il tempo stringeva.
La voce di una nuova spedizione di conquista in territorio spagnolo aveva iniziato a diffondersi già dal mese di agosto, dopo che il governatore di Giamaica, Thomas Modyford, gli aveva garantito l’appoggio ufficiale con una nuova lettera di corsa, e grazie alla fama che la conquista di Maracaibo dell’anno precedente gli aveva dato, era riuscito a radunare un incredibile numero di corsari.La lunga attesa tuttavia, che si protraeva da Settembre, si stava rivelando snervante, e temeva che qualche testa calda si stufasse e decidesse di fare conquiste per conto proprio.
L’insofferenza degli uomini l’avrebbe presto spinto a una decisione, ma c’era anche un altro motivo per cui doveva assolutamente prendere il mare. Da Giamaica gli era appena pervenuto un messaggio dal governatore Modyford che gli intimava di affrettarsi a fare qualsiasi cosa avesse programmato, perché stavano giungendo voci di una pace tra Spagna e Inghilterra. Un messaggio che aveva già ricevuto in una precedente occasione, e che diceva espressamente “Sbrigatevi a conquistare qualche città spagnola!”.
Non poteva certo restare ancora per molto a Isla Vaca, e poi fingere di non aver mai sentito parlare di pace, così come Modyford non avrebbe potuto raccontare a lungo di non essere riuscito a fargli pervenire alcuna notizia al riguardo, come fece in seguito in una lettera al segretario di stato Lord Arlington.
Prima del Libro: da Isla Vaca al ChagresCon suo grande sollievo, l’8 Dicembre apparvero all’orizzonte gli alberi della flottiglia di Collier. Il Vice Ammiraglio, di ritorno da una più che fortunata spedizione, non solo aveva razziato i villaggi e le campagne riempiendo le stive di viveri, ma aveva pure catturato una nave, e non una qualsiasi! I corsari francesi esultarono quando la riconobbero, poiché si trattava di una nave corsara di Tortuga, catturata con tutto l’equipaggio cinque anni prima dagli spagnoli.
Ora finalmente Morgan aveva la sua flotta al completo, e non s’era mai vista una quantità tale di navi e di uomini riuniti in un sol posto.
Era in effetti il più grande raduno di corsari nella storia delle Indie Occidentali. Trentotto navi, di ogni dimensione attendevano il segnale dell’ammiraglio.
La più grande era la Satisfaction, l’ammiraglia, con 22 cannoni e 140 uomini di equipaggio. Delle altre, una dozzina erano vascelli da 10  cannoni, con equipaggi di circa 70 uomini, e le rimanenti erano imbarcazioni molto più piccole, prive di armamenti, nelle cui stive, di solito cariche di pesce e tartarughe, avrebbe viaggiato un notevole numero di uomini.
La flotta salpò da Capo Tiburon il 16 Dicembre 1670, diretta verso l’isola di Santa Catalina.
Poiché infatti era stato deciso che l’obiettivo della spedizione sarebbe stata la ricchissima città di Panama, Morgan pensò bene di assicurarsi una base operativa prossima alla costa, e dato che l’isola era tornata in mano agli Spagnoli qualche tempo prima, la conquistò nuovamente.
Con tutte le navi all’ancora a Santa Catalina, studiò le mosse successive.
Vi erano due vie per attraversare l’Istmo: una, quella percorsa da Francis Drake un secolo prima, dal Perù, l’altra, quella che avrebbero seguito, risalendo il fiume Chagres, che si gettava in mare a nord e la cui foce era difesa dal Forte di San Lorenzo. Conquistare il forte era di vitale importanza.
Non volendo allarmare gli spagnoli muovendo contemporaneamente tutta la flotta, Morgan decise di mandare avanti tre navi e poco più di quattrocento uomini, sotto il comando del colonnello Joseph Bradley, con il compito di sbaragliare la guarnigione del forte. Il 30 Dicembre Bradley salpò, e qualche giorno dopo la flotta lo seguì.
Prima del Libro: da Isla Vaca al ChagresQuando Morgan giunse in vista della costa, i corsari vittoriosi di Bradley lo accolsero festeggiando dagli spalti della fortezza, conquistata con notevole dispendio di vite.
La Satisfaction guidava la flotta e si dirigeva verso la foce del fiume.
Con grande orrore di chi la osservava avanzare da terra, anziché aggirare il banco di scogli che si stendeva di poco sotto l’acqua, il Lajas Reef, proseguì diritta, finendovi contro con tale violenza che gli alberi si ruppero e caddero, abbattendosi sugli uomini radunati sul ponte.
Altre quattro navi seguirono la sorte dell’ammiraglia, prima che i capitani si rendessero conto di quello che stava accadendo e che le navi che le seguivano riuscissero a virare per evitare gli scogli.
Era il 12 Gennaio 1671.
A causa del forte vento, nessuna delle cinque navi fu recuperata. Fortunatamente la maggior parte delle provviste stivate, e degli uomini, furono salvati.
Una settimana dopo, Henry Morgan risaliva il Chagres al comando di una flotta di 36 barche e canoe cariche di uomini e armi...
... cosa accadde dopo? lo scoprirete leggendo La Sposa Spagnola ! ;)
Una piccola nota merita il ritrovamento della Satisfaction.
La ricerca iniziò nel Settembre del 2010, quando un gruppo di archeologi della Texas State University annunciò di aver ritrovato alcuni cannoni di ferro sui fondali di fronte alla foce del fiume Chagres e al Castello di San Lorenzo, nella zona della barriera Lajas Reef, e proseguì l’anno successivo con l’eccitante scoperta del fasciame di una delle navi di Henry Morgan, successivamente identificata come l’ammiraglia Satisfaction.
I reperti recuperati, attualmente conservati a Panama, comprendono oltre ai cannoni, una spada, alcuni forzieri, barili di legno, monete e sigilli.
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