Prima di lei (Comitato liberazione mamma)

Da Mapom
Ho osservato la lineetta del test di gravidanza rassegnata. "Sentivo" di essere (oddio!) incinta, ero in ritardo di una settimana, di ritorno da una meravigliosa vacanza in Corsica, a base di cazzeggio ed elevato tasso alcoolico. Da un anno convivevo con Marco, mi sentivo felice e totalmente appagata, non ero alla ricerca di niente, stavo benissimo come stavo, ed i miei progetti a breve termine erano tutt'altro che decidere di che colore dipingere le pareti della cameretta del bambino, o se sarebbe stato meglio un passeggino di una marca piuttosto che di un'altra... Insomma un figlio, in quel momento non era propriamente una buona notizia.Non ho mai desiderato essere mamma, e speravo che, dopo aver trovato l'amore della vita, quei sentimenti puramente animali che vengono definiti "istinto materno", prima o poi galleggiassero dentro di me, come se fossero finalmente emersi dal profondo del mio essere. Non è mai stato così, e forse non lo sarà mai, quantomeno fino in fondo.Quando è nata mia figlia non è stato amore a prima vista. Non ho pianto appena me l'hanno appoggiata sulla pancia perchè ero troppo intenta a gioire nell'essermi liberata da quella "zavorra" ormai quasi insopportabile, che mi faceva somigliore ogni giorno di più ad una mongolfiera. La prima sera in ospedale, ho voluto sfacciatamente evitare il rooming in, chiedendo espressamente di portare via la bambina dalla camere, per potermi finalmente riposare. Una delle nottate migliori della mia vita, da quanto ho dormito bene. Peccato che la piccolina abbia bussato alla mia porta alle sei del mattino dopo, e lo avrebbe fatto ancora per molto, molto tempo a venire...Nemmeno con la "tetta" ho avuto un feeling particolare: dopo un mese e mezzo di allattamento forzato, spogliarelli al parco, dolore lancinante alla schiena e ai miei poveri capezzoli torturati, decido di allattare mia figlia in modo artificiale e la sapete una cosa??? E' legale! Perfettamente legale, nessuno vi porterà in galerà, o vi multerà in alcun modo se per qualsiasi ragione decideste un giorno di passare al biberon. Inoltre, il bambino cresce forte e sano, anche se non viene allattato al seno. Fico o no?Non tutte le mamme sono uguali, non tutti i legami sono gli stessi e non tutte le partenze sono positive. Detto ciò, penserete che sono stata una neomamma cinica, lamentosa e con un cuore di pietra. NO. Ho solo esternato al mondo il mio disagio, senza vergognarmene. Il rapporto con mia figlia è cresciuto giorno dopo giorno, abbiamo imparato a conoscerci, a "prendere le misure" l'una con l'altra, a capirci e a comunicare, ma soprattutto abbiamo imparato ad amarci. Quando penso all'amore che provo per la mia bambina e a quando lei mi abbia migliorato come persona, mi commuovo ogni volta, anche ora che ve lo sto raccontando.Oggi non potrei più fare a meno di lei, è una parte di me, la parte migliore naturalmente e tutto gira intorno al suo mondo, che come per magia, giorno dopo giorno, è diventato il nostro. Il buio, ha piano piano fatto il suo tempo, per lasciare il posto ad un sole meraviglioso. Sono una buona mamma, e non mi vergogno di aver provato sentimenti contrastanti perchè non significa che non ami mia figlia con tutta me stessa.Una cosa è certa: tenersi dentro il proprio disagio, non fa nient'altro che aumentare la propria frustrazione.  Spero che la mia esperienza posso aiutare qualche mamma "in crisi"!!!!   (Il mio post non vuole certamente scoraggiare l'allattamento al seno, ci mancherebbe, ma credo non ci si debba accanire a tutti i costi nel voler alimentare il proprio figlio in modo naturale, nel momento in cui la cosa diventa un disagio per la mamma, o ancor peggio, psicosi). Libertà totale di scelta, senza essere in alcun modo giudicate. ----------------------------------------------------------------- Il mio post partecipa ad una meravigliosa iniziativa proposta dal "Comitato Liberazione Mamma". Per info: Comitato Liberazione Mamma su Facebook50 SFUMATURA DI MAMMA 

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