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Prima di Roma …furono gli elefanti!

Creato il 09 novembre 2014 da Appuntiitaliani
Pubblicato il novembre 9, 2014 da: Redazione Prima di Roma …furono gli elefanti!

Vi fu un tempo molto lontano nel quale un fiume e tanti piccoli corsi d’acqua minori incorniciavano un paesaggio dominato da foreste. Enormi elefanti antichi, di quattro metri d’altezza al garrese, calpestavano la terra di Roma e abitavano luoghi incontaminati lottando per la sopravvivenza insieme con i nostri antichi progenitori, gli uomini di di Neanderthal.
Adesso di quelle vite ci è dato conoscere molte cose in più, grazie al museo di Polledrara di Cecanibbio: un sito paleontologico che si trova a poca distanza dall’abitato di Roma, tra le vie Aurelia e Boccea.
Si tratta di un consistente ritrovamento archeologico, costituito da una parte dall’alveo di un antico fiume. Sono ancora visibili i margini irregolari delle antiche acque, che nel loro fluire e straripare, hanno raccolto e trascinato sui fondali i corpi senza vita di animali dalle enormi dimensioni, risalenti a circa trecentomila anni fa. Gli scavi, iniziati nel 1984, sotto la direzione della Dott.ssa Anna Paola Anzidei, della Soprintendenza Archeologica di Roma, hanno restituito la luce ad un passato non solo inimmaginabile, per chi di Roma conosce l’era contemporanea, ma anche di rilevante importanza scientifica.
Una notevole quantità di reperti ossei, fossilizzati grazie alla fluorite, (sostanza di origine vulcanica originariamente gassosa, poi solidificata grazie agli agenti atmosferici e precipitata al suolo, stratificata e frammentata per effetto della corrente fluviale) si trova all’interno di un padiglione muselae di 900 mq., che circonda e delimita una parte degli scavi.

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I ritrovamenti, liberati soltanto dallo strato superficiale del terreno che li copriva, sono stati lasciati nella posizione della loro scoperta. Un camminamento innalzato su pilastri, si svolge a ferro di cavallo sopra gli scavi e consente al visitatore una visione d’insieme del sito permettendogli di apprezzarne l’imponenza e la maestosità, attraverso un ideale viaggio a ritroso nel tempo.

Sono visibili diversi crani di elefante, uno dei quali in perfetto stato di conservazione, numerose zanne lunghe e possenti, le grandi mandibole di un rinoceronte, corna di buoi primigeni, di un cervo antico….

Il sito paleontologico è il più impotante d’Europa. La quantità di esemplari di elefanti antichi ritrovati è tale da consentire, per la prima volta, uno studio paleontologico dell’elefante. Inoltre, grazie alla campionatura del terreno, è in corso di realizzazione uno studio sulla microfauna del luogo, che consentirà di conoscere quali sono stati i mutamenti climatici intervenuti nel corso del tempo. Anche gli innumerevoli strumenti litici, che vennero costruiti ed utilizzati nel luogo dall’uomo di Neanderthal, sono stati ritrovati in condizioni di buona consevazione, così da poterli rendere oggetto di studio: in alcuni casi sono state rilevate persino le tracce d’uso ancora presenti sugli stessi.

È possibile visitare il sito Paleontologico solo previa prenotazione al centro PRC della Soprintendenza Archeologica di Roma,
Vale la pena di fare una passeggiata a Polledrara di Cecanibbio, per conoscere e lasciarsi affascinare da qualcosa che pur senza saperlo ci appartiene: il passato di quella terra che fu degli elefanti prima di essere terra di Roma.

Donatella Moraggi


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