Oggi è il grande giorno.
Ata è un po' agitata.
Quando entra nello studio della dottoressa trova il solito corridoio pieno di gente.
Non c'è una sedia libera, si appoggia al muro e aspetta.
La ragazza giunco dell'altra volta la vede e le si avvicina.
"Ciao". La saluta.
"Ciao, come va?" Domanda Ata.
"Come mi vedi?" Le chiede l'altra.
"Bene". Dice Ata. Vorrebbe essere come lei!
" E invece no! - eclama il giunco. - Mi sa che questa settimana non ho preso nemmeno un etto".
"Ah, ed è grave?" Domanda Ata perplessa.
"Per me sì".
"Eh, nessuno è contento!" Considera lei.
"Già." La ragazza fa un sospiro, poi le chiede di farle vedere la sua dieta.
"Ecco, vedi? Per me questa sarebbe perfetta!" Commenta.
"Davvero?" Chiede Ata scettica pensando ai morsi della fame che l'hanno divorata questa settimana.
"Pensa che io ho il doppio delle tue porzioni".
"Che fortuna!" Esclama lei.
"Mica tanto. - fa l'altra. - Sono obbligata a mangiare solo la scorza di pane, altrimenti non riesco a finire il resto".
"Eh, a me la scorza non risolve proprio niente!" Si vergogna ad ammettere Ata.
"E poi c'è il dolce tutte le sere".
"Pure!" Non crede alle sue orecchie.
"Oh, è il mio turno". Dice la ragazza.
"Scusa, ma come ti chiami?" Le domanda Ata.
"Lù". Risponde l'altra.
"In bocca al lupo, Lù!"
"Crepi!"
La ragazza incrocia le dita e va dalla dottoressa.
Quando esce, fa di no col capo, con gli occhi lucidi e corre via.
Ata non ha nemmeno il tempo di salutarla.
Poverina.
Poi comincia a preoccuparsi.
La sua bilancia non va bene e non sa se ha raggiunto qualche risultato positivo.
E se fosse ingrassata? Oddio!
Dopo un po' arriva il suo turno.
Fa un sospiro ed entra.
Tuuu... Tuuu...
"Fè?"
"Ehi, Ata! Allora?"
"Ho perso due chili!"
"Evvai!"