Bottiglia d’acqua che prima si beve e poi si mangia. L’acqua è nascosta all’interno di un involucro morbido, composto da alghe e cloruro di calcio e dalla forma a uovo, tramite un processo chiamato sferificazione: niente contenitori, niente spreco e niente inquinamento.
Promotori del riciclo sostenibile, non potete perdere l’ultima invenzione che tenta di abbattere le frontiere del packaging: la bottiglia d’acqua, anche se dell’aspetto della bottiglia per ora ha veramente poco, che prima si beve e poi si mangia.
Come funziona ve lo starete chiedendo perplessi ed ecco svelato il trucco. Si tratta di un contenitore sicuro e biodegradabile composto da alghe e minerali che, dopo avervi fornito l’acqua contenuta al suo interno, può essere tranquillamente ingerito.
Si chiama OoH e nasce dall’idea di due designer inglesi che, facendo leva sulla tecnica della sferificazione hanno modellato un liquido all’interno di un contenitore a sfera che, a prima vista, assomiglia a un uovo o a una piccola palla.
La membrana, costituita da alghe e cloruro di calcio e dall’aspetto gelatinoso, ha tutti i requisiti chimici per tenere al sicuro al suo interno l’acqua da bere. Ma come si fa a dissetarsi con un aggeggio del genere, che di certo poco assomiglia a una bottiglia d’acqua, è sicuramente la seconda domanda che vi state ponendo.
La risposta è semplice anche in questo caso, anche se in effetti il meccanismo può fare un po’ impressione: o prendete la sfera di gelatinosa e la ingerite direttamente, oppure la bucherellate per fare uscire l’acqua al suo interno per poi mangiarla, come se si trattasse di una caramella.
Per adesso, e per fortuna diranno alcuni, si tratta ancora di un prototipo che necessità di parecchi miglioramenti, per quel che riguarda il sapore dell’involucro, che non sembra essere dei migliori ,e la forma del contenitore, nella speranza di farlo diventare più simile a una vera bottiglietta d’acqua.