Prima volta in India: i luoghi da non perdere

Creato il 22 gennaio 2015 da Compagnia
Taj Mahal, India

“Dove andare e cosa vedere, la prima volta in India?” E' la domanda che mi ha posto qualche giorno fa un lettore del blog (a proposito: ciao Ricky!). E siccome non è l'unico che mi ha chiesto un consiglio per organizzare un viaggio in India, ne approfitto per scriverne un post, che sono sicura tornerà utile a chi è alle prese con la definizione di un itinerario in questo affascinante paese.

Certo, tutto dipende dal tempo e dal budget a disposizione, ma ci sono luoghi e mete imprescindibili di un primo viaggio in India, che non solo ve la faranno amare, ma vi lasceranno dentro una struggente voglia di ritornare. Allora partiamo da...Delhi, ovviamente, la capitale, anche perché di solito coincide con lo scalo d'arrivo del volo intercontinentale. Tenetevi forte, perché il primo impatto con l'India, fatto di suoni, colori, odori, caldo e caos, è di quelli che non si dimenticano e la visita della città serve anche a questo, ad acclimatarvi a un altro ritmo di vita che, anche se non ve ne rendete subito conto, vi ha già conquistato. Visitando monumenti unici come l’India Gate, simbolo dell'unità nazionale, il minareto Qutb Minar e la solenne Tomba di Humayun, considerata l'antesignana del Taj Mahal, scoprirete a poco a poco il glorioso passato dell'India e vorrete inevitabilmente saperne di più, immergervi nella sua cultura ancestrale, magari anche entrare nei palazzi dei Maharaja.

Niente di più facile, per ritrovare tutte le suggestioni dell'India d'antan, basta andare in Rajasthan, la regione nord-occidentale che fu la culla di regni principeschi. A Jaipur sarete accolti dal rosa degli edifici del centro storico, fatti dipingere di questo colore, simbolo di ospitalità, dal Maharaja in occasione della visita del principe di Galles, oltre un secolo fa. La maggior parte delle residenze più sontuose dell'epoca sono oggi diventati hotel di lusso, ma per un salto indietro nel tempo, non perdete la visita del City Palace, un enorme complesso che ospita anche un museo ed è tuttora la residenza del Maharaja di Jaipur. Su un'altura fuori città, sorge invece il maestoso Amber Fort, una fortezza dagli interni sontuosi che contrastano non poco con l'austerità dell'esterno. Con il caldo la salita a piedi al forte può essere piuttosto faticosa per i meno allenati. Allora fate come gli antichi Maharaja e approfittate di un passaggio a dorso d'elefante, che oltre a essere decisamente più comodo, è anche divertente.

Tornati in città, poi, non vi sfuggirà di certo l'Hawa Mahal, comunemente chiamato Palazzo dei Venti, un'imponente facciata punteggiata da centinaia di finestre protette da grate finemente lavorate, attraverso le quali le donne di corte potevano sbirciare sulla via sottostante senza essere viste. Non molto distante da lì date poi un'occhiata al Jantar Mantar, senza dubbio uno dei monumenti più bizzarri e curiosi della città. Si tratta infatti di un osservatorio astronomico all'aperto, dove potrete aggirarvi tra enormi strumenti astronomici costruiti in pietra.

A questo punto, se avete tempo a disposizione, potete proseguire il vostro viaggio verso Jodhpur, Jaisalmer e le altre città del Rajasthan. In caso contrario, la vostra prossima meta potrebbe essere Agra, dove vi attende una delle sette meraviglie del mondo, ovvero il mitico Taj Mahal, un must assoluto di ogni primo viaggio in India. La sua storia è nota: fu fatto costruire da un imperatore moghul in memoria della moglie prediletta, morta prematuramente. Per la sua costruzione quindi non si badò a spese, impiegando i materiali e i marmi più pregiati, comprese migliaia di pietre preziose provenienti da tutta l'Asia. Sebbene si tratti di un mausoleo, in realtà è considerato un tempio all'amore e per questo è una meta obbligata per innamorati e coppie in viaggio di nozze.

Tutt'altra atmosfera troverete invece a Varanasi, che vi suggerisco come tappa successiva. La città sacra degli induisti sul Gange è quanto di più caotico si possa immaginare, ma anche un luogo di grande misticismo, dove percepirete l'essenza più autentica dell'India. Due i momenti da non perdere: la sera, quando si tiene la cerimonia dei bramini in riva al fiume; e l'alba, quando orde di pellegrini si immergono per le abluzioni nelle acque sacre del Gange. Assistervi è un'emozione che difficilmente dimenticherete.

Si tratta di un viaggio decisamente facile, che si presta quindi al fai-da-te, ma che è anche proposto come tour di gruppo da numerosi tour operator, tra cui Viaggi Giovani, di cui vi ho già parlato qui, che su questo itinerario, arricchito da soste anche a Orchha e Khajuraho, ha in programma due partenze, ad aprile e agosto.


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