Una prima differenza tra il discorso del vincente Bersani e del perdente Renzi è dato dalla quantità di parole usate e dall'inflessione prosodica dei due candidati. Non che questa differenza non fosse visibile anche prima, ma è notorio che le situazioni di
stress o di calma interiore accentuano i nostri tratti.
Così Bersani fa un discorso pacato, scandisce lentamente le parole, quasi sillabandone alcune, a rimarcarne la fondamentale importanza, più di quanto avesse fatto nel periodo pre-primarie. Invece Renzi è un fiume in piena, ripete mille volte le parole sconfitto/perso, che personalizza togliendo loro anche l'effetto distributivo del
noi e focalizzandole sull'
io, a rimarcare
il fatto che la sconfitta è solo sua.
Però, nelle parole del sindaco di
Firenze si legge, oltre una certa amarezza di fondo dettata dalla delusione, anche una leggera minaccia al candidato premier: ora tocca a te recuperare anche quel quasi 40% che ha votato per me e che rappresenta una fetta dell'elettorato, sembra quasi voler insinuare. Questo concetto, sottinteso nella ripetizione delle binomio sconfitta/perso, è rimarcato dal suo ritorno, in buon ordine, all'antico mestiere di sindaco, senza pretesa di poltrone ma, parimenti, con l'implicita affermazione che toccherà a Bersani recuperare i suoi elettori e non a lui portarglieli, anche se dice di mettersi a disposizione. E' una disposizione, pare di capire, su richiesta e non su offerta: non chiederò poltrone ma aiuterò solo se richiesto.
I voti e le percentuali, ancora ufficiosi, parlano di una vittoria di Bersani per
61,11% a
38,89% che, in termini di voti, si traduce in 1
.544.953 a
983.222. Questa volta, si dice, Bersani ha vinto in tutte le regioni tranne in
Toscana. La cosa è perfettamente visibile in questa
mappa pubblicata dal Corriere realizzata da
Alessio Cimarelli e
Andrea Nelson Mauro (che ormai ci hanno abituati a queste ottime mappe interattive). Anche se ancora mancano un migliaio di sezioni, facendo una proiezione sulle sezioni da scrutinare, Renzi manterrebbe più o meno il numero dei voti del primo turno, mentre Bersani guadagnerebbe circa 340 mila voti rispetto all'altra volta.
Questo dimostrerebbe che i voti in più potrebbero provenire da coloro che avevano votato per gli altri candidati più che da una perdita di consenso di Renzi, specialmente se si somma l'enorme numero di nuove registrazioni non accettate che avrebbero potuto portare nuovi voti al sindaco.
Qui il sito ufficiale delle
Primarie Italia bene comune, con i voti aggiornati adesso (ore 11:07) a 8.299 su 9.219 seggi.
immagine presa dalla rete