Primarie incubo per il Pdl mentre il Pd ci conta, resta L'incognita della legge elettorale

Creato il 22 novembre 2012 da Maurizio Picinali @blogagenzie

L o spettacolo nervoso e opaco offerto dal Pdl è una raffigurazione plastica di quello che può succedere con la fine della leadership berlusconiana:FOTO L'onorevole Santachè pronta adare battaglia Una frantumazione del partito, nel quale ormai ci sarebbero una ventina di candidati alle primarie; e sullo sfondo non una competizione per chi sarà destinato a palazzo Chigi, ma su chi diventerà segretario del partito. Esponenti di primo piano parlano di «circo» e si dicono preoccupati perché spuntano candidati «come funghi». Esiste il pericolo di una resa dei conti che può preludere a scissioni:nella tanto più incombente con elezioni politiche molto probabili il 10 marzo; e con un Silvio Berlusconi che dall'esterno non smette di proiettare un'ombra di scetticismo sull'utilità di un appuntamento che invece il segretario, Angelino Alfano, vuole per ottenere una legittimazione finora solo di vertice.Da questo punto di vista, il confronto con la situazione del Pd è solo apparentemente simile. Lì ci sono, è vero, cinque candidati, ma in un'ottica di competizione vera; e con la consapevolezza che il vincitore può effettivamente competere per la presidenza del Consiglio, senza che nessuno minacci rotture e defezioni.tratto da corriere della sera 22 novembre 2012 foto ricerche web by picinali


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